Regione, Guerini contro Martina: inizia la lunga corsa di Alfieri
Inizia la partita per la Regione Lombardia: nel Pd Alfieri c'è, ma si scalda anche il ministro Martina. Sullo sfondo, la lite con Guerini...
di Fabio Massa
Ora comincia la campagna per la Regione Lombardia. Questa è la realtà. Subito, subito. Perché l’aria, al Pirellone, è di grande fibrillazione. Roberto Maroni predica tranquillità, si attarda alla bouvette del consiglio, un po’ appesantito ma sempre sorridente. Poco prima, al quattordicesimo piano, il Pd con Alessandro Alfieri ha chiesto le dimissioni del governatore. Ovviamente richiesta rigettata, ma la partita è aperta. E Alessandro Alfieri sarà sicuramente della partita. Anche se chi si scalda è Maurizio Martina, che ha sicuramente un peso politico maggiore, vista la sua vicinanza a Matteo Renzi, ma sta a Roma da molto tempo, e quindi ha un legame con i territori meno diretto rispetto allo stesso Alfieri. Perché lui, il segretario regionale, ci aspira da sempre a una candidatura in Regione. E ha lavorato duramente per questo. “Abbiamo 12 comuni capiluogo su 12. La Lega Nord è stata azzerata a Varese dove governava da oltre 20 anni”, spiega ai giornalisti. Lui ci punta, è evidente. E magari anche legittimo. Intanto dietro però si consuma una partita ben più alta, e più sanguinosa, sebbene sia nascosta, quasi sotterranea. La lite tra Martina e Guerini. I due discutono, ci sono invidie. Perché Martina si intesta i successi del Nord, mentre Lorenzo Guerini a volte non riesce a far passare la linea che i territori non sono eterodiretti ma lavorano anzi in piazza, con i banchetti, senza cappelli di qualcuno. E quindi, che cosa farà Guerini in ottica regionale? Sosterrà Alfieri o si accoderà su Martina. Si prevedono scintille, e neppure poche. Alfieri glissa sulle primarie, ma sullo sfondo c’è proprio quello: una nuova gara prima interna e poi a un centrodestra che sembra allo sbando.
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