Milano

Regione Lombardia riconosce l'obesità come malattia

Mozioni in consiglio regionale lombardo: approvato il riconoscimento dell'obesità come malattia nei livelli essenziali di assistenza

Regione Lombardia riconosce l'obesità come malattia

Regione Lombardia: approvata ieri in consiglio la mozione, presentata da Luca Del Gobbo di Noi con l'Italia, che chiede alla Giunta di riconoscere l'obesita' come malattia e inserirla nei livelli essenziali di assistenza in modo da poterla trattare come una patologia clinica vera e propria.

Bocciata, invece, la mozione presentata da Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e Michele Usuelli (+Europa), che intendeva impegnare la Giunta a informare sul Piano straordinario per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate nel corso del 2020. Disco rosso anche per la mozione presentata da Fratelli d'Italia che chiedeva la vaccinazione prioritaria per gli avvocati. Stessa sorte anche per una mozione urgente presentata da Viviana Beccalossi, che puntava a convincere, attraverso un'apposita campagna di comunicazione, gli operatori che lavorano nelle strutture sanitarie e nelle Rsa piu' dubbiosi a vaccinarsi e per quella del M5s che chiedeva l'abbattimento di vecchi stabili Aler a Milano.

Rinviata in commissione, invece, la mozione del Pd sulla manutenzione straordinaria delle infrastrutture, e quella del Movimento 5 Stelle che chiede di prorogare causa Covid, le prescrizioni mediche per le visite specialistiche riguardanti lo stato di gravidanza rilasciate dai ginecologi in libera professione. Chiesto infine l'impegno al presidente Fontana e alla Giunta regionale da due mozioni discusse in forma abbinata, per capire se ci siano i requisiti per mantenere in attivita' il punto nascite dell'ospedale di Iseo. Approvata una mozione della Lega sui siti contaminati da rifiuti radioattivi con cui si sollecita la Giunta a chiedere l'impegno del Governo  nella Provincia di Brescia. Il documento fa riferimento in particolare alla situazione di emergenza in cui versa il sito della ex raffineria metalli Capra a Capriano del Colle in cui sono presenti 80.000 tonnellate di rifiuti ferrosi contaminati da cesio 137.







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