Milano
Regione, Maroni adesso rischia. Rimpasto subito per evitare la mina Garavaglia. Inside
di Fabio Massa
Maroni rischia? L’incognita adesso pare proprio questa. Perché l’attacco è stato fortissimo. Certo, la linea difensiva è praticamente già impostata. “Io ho mandato via Mantovani dalla Sanità”. Questo dirà il governatore. “Sono fatti che affondano nel passato, prima di Regione Lombardia”. Questo sarà il secondo punto della linea difensiva. Roberto Maroni sa che l’intero gruppo di Forza Italia ha chiesto più volte di cacciare completamente Mario Mantovani dalla giunta. Quindi non esiste un problema azzurro. Roberto Maroni sa anche che il problema vero, quello più profondo, è che hanno indagato Massimo Garavaglia. Massimo Garavaglia è il vero uomo forte all’interno della giunta maroniana. Due lauree, decisionista, uomo amante dell’understatement è per Maroni quello che Sanese era per Formigoni, mutatis mutandis. Rispettato da tutti, ultracompetente. E, adesso, indagato. “Per molto meno hanno portato Formigoni alle dimissioni”, dicono adesso i fedelissimi dell’ex ministro dell’Interno. Come dire che i prossimi passaggi saranno delicatissimi. Bocche cucite, poi ci saranno le dichiarazioni ufficiali. Ma il rischio dimissioni esiste, eccome. Perché Massimo Garavaglia non è una seconda linea, è una primissima linea. Adesso il rimpasto va fatto in fretta, velocemente, scompaginando equilibri che sembravano già definiti. Maroni, secondo i suoi fedelissimi, propenderà per un cambio radicale per evitare l’effetto continuità anche se difficilmente potrà levare Garavaglia dal suo posto di comando. Ormai fine mese si avvicina. C’è già chi dice che a questo punto il terremoto giudiziario lo innescherà prima. Con un rischio, però, che la fibrillazione che produrrà nei partiti sarà ulteriormente amplificata. Insomma, tutto in movimento per fare in modo che la Regione resti ferma e non si vada ad elezioni anticipate.
@FabioAMassa