Milano

Regione, ognuno al suo posto. I destini di Fontana, Moratti, Gelmini. Inside

di Fabio Massa

Chi si candiderà come presidente della Regione Lombardia? Si vocifera che potrebbe esserci un Fontana bis, al netto della risoluzione delle vicende giudiziarie

Lombardia: quale futuro politico per Fontana, Moratti e Gelmini?

Nomi che salgono, nomi che scendono, nomi che non si candidano. La Regione Lombardia ribolle, nel campo del centrodestra. Prima domanda da un milione di dollari: chi si candiderà presidente? Nei corridoi girano sempre i soliti nomi: Letizia Moratti e Guido Guidesi. Ma i bene informati raccontano ad Affaritaliani.it Milano che sono in ascesa le quotazioni del governatore uscente, Attilio Fontana. L'idea è che nel prossimo futuro una serie di vicende giudiziarie arriverà a conclusione positiva, e al netto della richiesta di rinvio a giudizio sul caso camici, nei prossimi 18 mesi l'immagine del governatore migliorerà molto. Ovviamente questa opzione è spinta dai fedelissimi di Fontana, che pare stiano trovando sponda anche nei livelli nazionali della Lega.

Seconda questione: la presidenza della Repubblica. Per un certo periodo nei corridoi di Milano ma anche di Roma si è parlato di un'opzione Letizia Moratti. Donna, moderata, è risultata con un buon gradimento per il Colle. Tuttavia ai suoi amici la vicepresidente di Regione ha detto di vedere come candidato ottimo Silvio Berlusconi, che per la sua storia e la sua capacità non è secondo a nessuno. Insomma, non esiste un destino di Letizia Moratti, almeno nell'immediato, lontano dalla Lombardia, dove si sta occupando di vaccinazioni e sanità in ogni istante della sua giornata.

Terzo punto: Mariastella Gelmini. Per lei si è invece vociferato che potesse giocarsi un posto per le prossime elezioni regionali, per la poltrona più alta. Insomma, detta semplice: che si candidasse governatrice in caso di passo indietro di Attilio Fontana. Invece proprio no. Il legame dell'attuale ministro all'Autonomia con il territorio è fortissimo, e non solo non sarà interrotto nei prossimi mesi ma anzi sarà potenziato con nuovo vigore, ma non c'è nessuna via che porta al 35esimo piano di Palazzo Lombardia. Ognuno al suo posto, insomma, pare il motto della politica di oggi.

fabio.massa@affaritaliani.it







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