Regione, rimpasto in vista. Capelli o Nava assessori. Inside
di Fabio Massa
Mario Melazzini se ne va, e ormai questo è pacifico. Nominato a capo dell’Agenzia del Farmaco, è incompatibile con il ruolo di assessore regionale alle attività produttive. La partita è stata liquidata dal presidente della giunta Roberto Maroni come un semplice “cambio”. “Niente rimpasto”, ha voluto assicurare, forse memore del bagno di sangue e di polemiche che ha visto il cambio del vicepresidente e l’inserimento di ogni nuovo assessore da quando è cominciata l’avventura in Regione Lombardia. Tuttavia, appena si parla di poltrone, immediatamente si scatenano tutti gli appetiti. Tanto più che Mario Melazzini è di Ncd, un partito che sta perdendo consiglieri (l’addio di Carugo, del Nuovo Centrodestra, ha visto l’ingresso di un esponente azzurro. E se pure Melazzini dovesse lasciare il consiglio entrerebbe un altro di Forza Italia). Quindi, secondo i rumors raccolti da Affaritaliani.it si potrebbe verificare una ennesima baruffa sui posti tra Lega-Forza Italia e Ncd. Insomma, la solita bagarre. Tuttavia pare che Maroni preferisca la soluzione interna al partito di Alfano, decisamente più pacifica. In pole position per ricoprire il ruolo di Melazzini ci sarebbe il bergamasco Angelo Capelli, che già ha avuto un ruolo nella riforma della sanità lombarda. Tuttavia non è l’unico che può aspirare a quel posto. Ad esempio, un pensierino potrebbe farcelo Alessandro Colucci, che tuttavia è anche segretario regionale, e dunque dovrebbe fare una scelta. Ma il vero competitor di Capelli si chiama Daniele Nava, sottosegretario, originario di Lecco. Se dovesse diventare assessore, si aprirebbe il suo posto da sottosegretario. E ricomincerebbe il balletto. Comunque, la situazione si risolverà nei prossimi giorni. Maroni, spera, senza grossi intoppi né polemiche.
@FabioAMassa