Regione, sì unanime a mozione Pd: "Reddito, Governo faccia chiarezza"
Chiarire il ruolo e il profilo professionale dei navigator ma al tempo stesso verificare se l'erogazione del reddito di cittadinanza influisca sulle prestazioni sociali agevolate erogate da Regioni ed enti locali, mutando la situazione reddituale. Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all'unanimita' una mozione, presentata dal Pd, che "invita" Palazzo Lombardia a fare chiarezza con il governo. Il documento, emendato in diversi punti dopo l'intervento in aula dell'assessore al Lavoro Melania Rizzoli, invita il presidente e gli assessori competenti a continuare l'impegno manifestato dalla Regione Lombardia in sede di Conferenza Stato-Regioni anche sul potenziamento del personale e delle dotazioni dei centri per l'impiego, per la formazione e il potenziamento del personale del Comuni coinvolti nella sottoscrizione del Patto per l'inclusione sociale. La mozione chiede inoltre di valutare come i percettori di Naspi possano avere accesso all'Assegno di Ricollocazione.
"E' significativo che tutto il consiglio regionale della Lombardia, cinquestelle compresi, chieda al governo di fare chiarezza sui problemi non risolti del Reddito di cittadinanza", spiega la consigliera regionale del Pd, Carmela Rozza. "Lo Stato - aggiunge - spendera' su questa misura oltre sette miliardi di euro, vorremmo che fossero spesi bene, anche se lo strumento non ci piace. Non sappiamo ancora che ruolo avranno davvero i navigator, perche' questo Governo ha reintrodotto i Co.Co.Co di Stato, alla faccia del Decreto Dignita', ma soprattutto c'e' il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, e senza nuovi addetti soprattutto i comuni e i centri per l'impiego rischiano di non farcela a fare fronte alle richieste". Poi, sottolinea Rozza, "c'e' il problema irrisolto dell'Isee: chi avra' il reddito di cittadinanza paghera' i servizi come il nido, la casa popolare, la mensa scolastica come chi ha lo stesso reddito ma da lavoro? Vorremmo evitare discriminazioni tra indigenti e lavoratori".
Per il M5s, ha risposto il consigliere regionale Gregorio Mammi': "Con questa mozione il Pd chiede conto in Lombardia del reddito di cittadinanza e vorrebbe spiegare al M5s come applicarlo al meglio. Le loro lezioni sul sostegno ai piu' deboli non sono assolutamente credibili, hanno smantellato il Paese e impoverito le famiglie dimostrando tutta la loro incapacita' amministrativa". Sul reddito di cittadinanza "sono ancora confusi nonostante abbiano presidenti di Regione che, con i loro assessori, hanno incontrato il ministro Di Maio per collaborare alla realizzazione del reddito. Proprio non ce la fanno, e' chiaro che non hanno nessuna idea di cosa sia la poverta'. Li invito a provare a vivere con meno di 780 euro al mese come migliaia di lombardi che hanno fatto domanda per il reddito".