Renzi piccona il referendum. "Inutile". Dal Pd libertà di voto
Matteo Renzi non si schiera per nessuna delle tre posizioni in campo, ma sul referendum è netto: è inutile
di Fabio Massa
Renzi, sul referendum, è andato giù dritto. Niente mediazioni. Niente incertezze. Ma anche nessuna attenzione ai destini della Lombardia e agli stakeholder - anche del Partito Democratico, anche del renzismo puro - che stanno sotto la Madonnina. Nessuna attenzione, parimenti, allo sfidante di Roberto Maroni, Giorgio Gori. La vicenda è quella del referendum per l'autonomia, per il quale sta per entrare nel vivo la campagna elettorale. Da una parte Maroni, che vota sì. Dall'altra parte Giorgio Gori, che ha costruito una rete per il sì "diverso". Dall'altra parte ancora chi ha la tentazione, nel Pd, di fare campagna aperta per l'astensionismo e chi ha la tentazione, sempre nel Pd - e in tutta Mdp - di fare invece campagna netta per il no. Matteo Renzi non si schiera per nessuna delle tre posizioni, ma sul referendum è netto. Per dirlo - secondo quanto riporta il Mattino di Padova - il segretario dem ha scelto il Veneto, in una delle feste dell'Unità locali. "Il referendum del 22 ottobre è assolutamente inutile. Poi massima libertà per chi vuole votare sì oppure no, o non andare a votare. Ma noi solitamente ci occupiamo delle cose serie e il voto di Veneto e Lombardia non rientra in questa categoria. Se vince Zaia al referendum sull’autonomia non succede niente. La domanda è come dire: vuoi tu che la mattina sorga il sole? È una battaglia politica dei due governatori della Lega. Battaglia legittima ma stanno spendendo i soldi dei cittadini. Avrebbero potuto impegnare molto meglio quei 20 milioni e passa di euro invece che per un voto inutile". E adesso? Adesso politicamente sostenere il "sì" diverso, è più complicato. Il Pd regionale, secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it Milano, non prenderà alcuna posizione. Libertà di voto e di coscienza. Ma anche liberi tutti, con l'ala più a sinistra dei dem che ha la tentazione seria di mettersi a fare campagna contro. Non certo un bel modo per cominciare la campagna elettorale per le regionali.