Milano
Renzi: "Sala, non sono deluso". Salvini: "Rigore sopra la traversa..."
Elezioni a Milano, i commenti del day after. Il premier Renzi: "Ancora meglio al ballottaggio"
"Io credo che Sala sia un buon candidato. Sara' un grande ballottaggio, non e' che Sala sta al 25%... E' uno dei risultati migliori, non sono per niente deluso a Milano". Cosi' Matteo Renzi commentando il dato di Milano. "Come governo collaboreremo con chiunque vincera', ma Sala ha fatto un buon risultato e potra' fare ancora meglio con i ballottaggi", sottolinea il premier. Beppe Sala terrà una conferenza stampa alle 15. Per ora si è limitato a salutare gli elettori su facebook con queste parole: "Primi al primo turno! Grazie di cuore a tutti i cittadini milanesi che hanno scelto di sostenere me e la mia coalizione. Adesso andiamo tutti insieme a vincere al ballottaggio!"
PARISI: "ARDITO DIRE CHE HO PROBLEMI CON SALVINI" - Questa mattina ha già parlato invece Stefano Parisi, intervenendo ad Agorà, su Rai 3: "L'affluenza e' stata molto bassa ed e' un fatto negativo. Speriamo di recuperare il 19 giugno. Sei dati saranno confermati cosi', il 60% di chi ha votato, ha votato per il cambiamento e quindi non per Sala. Ho avuto il pieno sostegno della Lega e ha ragione Salvini quando dice che il mio compito e' quello di fare il sindaco di Milano e non di fare il leader nazionale del centrodestra. Ma dopo i risultati di ieri dire che il mio problema e' Salvini e' veramente ardito. L'equilibrio nella coalizione di Milano e' positivo e moderato. Il ruolo che Salvini ha giocato e' molto importante e continuera' a giocarlo per i prossimi 5 anni".
SALVINI: "RIGORE SOPRA LA TRAVERSA" - Il day after è stato commentato anche da Matteo Salvini. Così il leader del Carroccio: "Renzi e' venuto qui a parlarci di calcio di rigore, ma l'hanno tirato sopra la traversa. Per Renzi - ha proseguito Salvini - e' stata una batosta a prescindere dai risultati finali. Se fossi in lui qualche domandina me la porrei". Salvini, infine, ha aggiunto che non cerca "accordi politici con nessuno. Io non sono il padrone del voto dei leghisti, ma se fossi a Roma non voterei Giachetti e a Torino non voterei Fassino. A Milano - ha aggiunto - la nostra mission e' stata quella della compattezza totale, la Lega ha fatto un passo indietro per il bene della coalizione, cio' che non hanno fatto altri in altre realta'. Ora l'obiettivo e' vincere".
"GELMINI MEGLIO DI ME? QUESTIONE DI SOLDI" - A chi gli faceva osservare che i voti della Lega a Milano, in termini assoluti, sono uguali a quelli di cinque anni fa, Salvini ha risposto che spesso "e' un problema economico. Un candidato di Forza Italia per farsi eleggere a consigliere comunale ha speso quanto la Lega in tutta la Lombardia". E sul fatto che Mariastella Gelmini, capolista di Forza Italia a Milano abbia preso piu' preferenze di lui, Salvini ha semplicemente detto: "Sono contento per le preferenze della Gelmini, non so quanto le siano costate, a me niente. La Lega ha avuto un risultato storico che dedichiamo a Gianluca Buonanno", ha aggiunto Salvini. "I numeri veri ci dicono che la Lega ha piu' che raddoppiato i sindaci in Lombardia, da 14 a 21 con 12 ballottaggi, in Veneto abbiamo fatto man bassa e in Emilia abbiamo raddoppiato i sindaci. A Milano abbiamo portato Parisi a un punto da Sala e questo mi riempie d'orgoglio".