Milano

Rho: truffa per due anni coppia di anziani, arrestato 35enne

L'uomo aveva costretto i due anziani a consegnargli in tutto 60mila euro

Rho: truffa per due anni coppia di anziani, arrestato 35enne

Questa mattina un 35enne è stato arrestato dai carabinieri di Rho (Milano), a Tradate, in provincia di Varese, per aver ripetutamente truffato una coppia di anziani. Le indagini, coordinate dalla Procura di Milano, sono durate tre mesi e hanno dimostrato che l'uomo, con procedenti, aveva costretto i due anziani a consegnargli in tutto 60mila euro. Dovrà rispondere di truffa aggravata e sostituzione di persona aggravata continuata: dal gennaio del 2019 aveva preso di mira la coppia e le sue 'angherie' sono durate fino all'ottobre del 2020. Si è qualificato come rappresentante di un'azienda di energia, riuscendo a indurre i coniugi a stipulare nuovi contratti per i servizi di fornitura domestica di luce e gas, senza consegnare loro alcuna copia dei documenti sottoscritti.

L'uomo si era offerto di provvedere personalmente ai pagamenti relativi alle spese derivanti dai contratti di fornitura, convincendo le vittime a fare, con cadenza quasi quotidiana e talvolta con insistenza, anche di notte, prelievi di contanti presso gli sportelli bancomat, sempre in sua presenza in modo da poter controllare le attività degli anziani ed impossessarsi immediatamente del denaro. Oltre al denaro contante, l'uomo aveva indotto i due anziani a consegnargli gioielli in oro a suo dire necessari a far fronte alle spese per la fornitura di luce e gas, garantendo che tali oggetti sarebbero stati riconsegnati loro una volta effettuato il pagamento ma di fatto mai restituiti. Con altrettanta spregiudicatezza, l'arrestato, nell'estate del 2020, aveva parlato ai coniugi della possibilità di ristrutturare casa occupandosi direttamente delle pratiche. In due occasioni si era presentato insieme a loro, fingendosi il nipote, da una società di credito dove le vittime avevano richiesto un prestito personale, la cessione del quinto ed altri servizi, il cui valore era poi stato incassato dal truffatore, in parte in denaro contante e in parte attraverso un bonifico bancario. Il terzo tentativo di finanziamento però non era andato a buon fine: l'impiegato della banca si è insospettito per l'atteggiamento dell'uomo e non ha dato corso alla richiesta.








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