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Milano
Riace, il sindaco Lucano a Milano: "Un'altra umanità è possibile". FOTO
Beppe Sala e Mimmo Lucano

Riace, il sindaco Lucano a Milano: "Un'altra umanità è possibile"

Una Sala Alessi piena all'inverosimile nella serata di ieri per assistere all'incontro con Mimmo Lucano, il sindaco di Riace. "E' incredibile quello che mi succede" dice ai cronisti che lo interrogano a margine dell'evento organizzato dalconsigliere comunale di Milano, Basilio Rizzo. Oltre alla sofferenza di essere costretto a stare fuori dal suo paese "c'e' dunque questa gratificazione di avere la consapevolezza che la gente ha compreso e capito anche da lontano; e questo mi da' forza per continuare sulla strada che da anni abbiamo portato avanti: quella della civilta' e dei rapporti umani per contrastare la societa' dell'odio" ha proseguito Lucano. "Ringrazio il sindaco Sala per la vicinanza di Milano e l'assessore Majorino" ha continuato. Tutto questo e' "incredibile" ha aggiunto incredulo: "Non dimenticate che io sono sindaco di piccolo comune di 1.500 abitanti e sono da solo. Quello che dico e' quello che mi viene non e' premeditato". Poi ha spiegato la sua situazione attuale: "Sono un sindaco sospeso e obbligato a non andare a Riace e mi addolora perche' e' la mia comunita'". Progetti per il futuro? "Per me futuro ogni giorno e' futuro". Infine, a chi gli chiedeva se volesse incontrare il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha risposto: "Non ho difficolta' a incontrarlo".

Sala: "Milano vuole aiutare Lucano, serve un piano nazionale"

Insieme al sindaco di Riace, Mimmo Lucano, "uniamo la voce per dire che il tema dell'immigrazione va affrontato perche' un piano nazionale non puo' piu' aspettare". Cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine dell'incontro con la cittadinanza di Mimmo Lucano, il sindaco di Riace, ora sospeso dopo l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. "I sindaci sono stati abbandonati e devono decidere e possono sbagliare - ha ricordato Sala - ma il guaio dell'immigrazione e' che continuiamo a vedere che il nostro lavoro rimane senza un piano di integrazione nazionale di cui non si parla piu'". Lucano "e' di fatto sospeso ma continuo a considerarlo collega" ha poi aggiunto Sala presentando l'evento. "Da parte di Milano non c'e' intenzione di strumentalizzare la figura di Mimmo, c'e' semmai da dargli una mano. Bisogna aiutare quest'uomo che ha fatto delle cose e che ha bisogno di avere persone intorno". Sulla questione giudiziaria Sala si e' dimostrato prudente: "E' una storia che ha tanti punti non chiariti, aspettiamo a giudicare". Ma si e detto comunque "contento della presenza di Mimmo qua perche' ci riconduce a un tema su cui stiamo insistendo: i sindaci sono costretti a fare la loro parte. A Riace e a Milano la nostra regola e' che noi accogliamo in base alle nostre capacita' e forse anche oltre". "La mia vera e unica parola di solidarieta' per Mimmo e' che io se fossi stato li' avrei fatto la stessa cosa" ha concluso il primo cittadino milanese.

Lucano: "Meglio accogliere e essere arrestato che fare come chi è al Governo"

LP 8732387Mimmo Lucano a Milano (foto: LaPresse)
 

"Ogni essere umano e' un panorama che non ha uguali. Vorrei una societa' dove nessuno si puo' dire autoctono". E' stato questo il cuore dell'intervento del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, ieri sera a Milano. Lucano ha poi attaccato le politiche governative in campo migratorio: "E' stato meglio accogliere, aver salvato anche solo una persona ed essere stato arrestato che essersi comportato come questo governo o il governo precedente". "Sono emozionato: grazie per questo abbraccio di umanita'", si e' rivolto quindi il sindaco riaccese alla platea. "C'e' fame di umanita' - ha incoraggiato - non e' vero che dobbiamo accettare che questa societa' ci porta alla barbarie. Noi non siamo altro che una piccola storia che trasmette questo messaggio: tutti vogliamo la dignita' e il rispetto degli esseri umani". "C'e' una sindrome da fastidio degli esseri umani, e' la fine della societa'" ha quindi denunciato il sindaco, ora sospeso, dopo essere stato coinvolto in un'inchiesta della procura di Locri per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. A Riace, in una delle aree piu' difficili della Calabria "disperati hanno incontrato disperati ed e' venuta fuori una storia di riscatto sociale, economico ma soprattutto umano. Ma una storia come quella di Riace e' possibile ovunque: un'altra umanita' e' possibile" ha concluso. Supportato da una standing ovation: le persone presenti hanno poi intonato Bella Ciao e scandito 'Riace non si arresta' e 'Ora e sempre Resistenza'".

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