Milano

Riforma sanità lombarda, Pavesi: “Reinterpretare la sacralità dell’ospedale”

Il dg Welfare Lombardia: "Nel rapporto pubblico/privato regione Lombardia lavora equiparando il valore dei due sistemi per creare una rete di eccellenza”

Riforma sanità lombarda, Pavesi: “Reinterpretare la sacralità dell’ospedale”

Il valore dell’innovazione e gli impatti in termini di salute e di efficienza per i sistemi sanitari regionali sono stati gli argomenti al centro dell’incontro “Ripensare la sanità, svoltare per tornare eccellenti” nell’ambito dell’iniziativa Salute Direzione Nord degli Amici delle Stelline, fondata da Fabio Massa, organizzata da Inrete Srl e Fondazione The Bridge, con il patrocinio di Regione Lombardia, che si è tenuta oggi presso la Fondazione Stelline.

Giovanni Pavesi, Direttore Generale Welfare Regione Lombardia; Stefano Carugo, Direttore cardiologia, Ospedale Policlinico di Milano; Francesco Maisano, Primario di Cardiochirurgia e direttore dell'Heart Valve Center, Ospedale San Raffaele; Roberta Busticchi, General Manager Abbott Structural Heart; Paolo Fiorina, Presidente SID Lombardia, Direttore Responsabile Malattie Endocrine e Diabetologia Fatebenefratelli; Giancarlo Pruneri, Direttore Dipartimento di Patologia e Medicina di Laboratorio, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori e Università degli Studi di Milano; si sono confrontati sul valore dell’eccellenza sanitaria alla luce della pandemia in corso.

È oggettivo che in questo momento l’attenzione su dove collocare le risorse è un po’ strabica sul territorio- ha spiegato Pavesi-. Vanno riorganizzati gli ospedali. Capacità di fare filtro e reinterpretare la sacralità dell’ospedale sono state recuperate grazie all’innovazione, che ci vuole coraggio per fare ma è necessario. Nel rapporto pubblico/privato regione Lombardia lavora equiparando il valore dei due sistemi per creare una rete di eccellenza”.

La pandemia Covid-19 ha messo sotto forte pressione diversi sistemi sanitari. Dall’inizio dell’emergenza la telemedicina ha assunto un ruolo fondamentale che in molte occasioni ha consentito di sopperire alla carenza numerica di personale medico. “Tanti reparti di cardiologia sono stati trasformati in pneumologia- ha detto Carugo-, ma il sistema ha retto bene. Quello che il Covid ha sdoganato è la telemedicina, e questa impostazione va mantenuta perché la teletrasmissione del dato aiuta a costruire una sanità d’eccellenza”.

In Italia le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte con 240mila decessi ogni anno e 7,5 milioni di persone che soffrono di patologie cardiache. “ In Italia il 38% dei decessi avviene a causa di patologie cardiovascolari, la mortalità si è triplicata -ha aggiunto Busticchi-. Abbott Structural Heart produce un dispositivo che ripara la valvola mitralica senza dover aprire il torace, tecnica che permette un abbattimento significativo dei tempi di ospedalizzazione. L’impatto del Covid è stato importante per i pazienti cardiopatici, ma l’innovazione permette di supportare i sistemi sanitari”.

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