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Milano
Sanità, Gallera: 700 persone per scoprire i vantaggi della riforma
Giulio Gallera

"Parte la riforma e dopo il confronto con tutti gli attori del sistema sanitario e' giunto il momento di spiegare a tutti i nostri cittadini i vantaggi che portera' e il modo in cui migliorera' la qualita' della loro vita. Vantaggi per gli oltre 3.000 pazienti cronici che avranno un medico o una struttura sanitaria che lo accompagnera' in tutto il suo percorso di cura, prenotandogli visite ed esami, vantaggi per tutti gli altri, che vedranno abbattute le liste d'attesa, vantaggi per quelli che in caso di eventi acuti non si troveranno piu' ad avere a che fare con Pronto soccorsi affollati". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel corso del convegno "Parte la Riforma sanitaria: i vantaggi per i lombardi', che ha organizzato all'Auditorium Testori di Regione Lombardia, per illustrare ai cittadini la riforma sanitaria e che ha visto la partecipazione di oltre 700 persone.

30 PER CENTO CRONICI - "Tutto cio', infatti - ha spiegato l'assessore -, accadra' perche' la presa in carico dei pazienti cronici che costituiscono il 30 per cento della popolazione lombarda e che assorbono il 70 per cento delle risorse, evitera', come accada ora, che questi ricorrano ad un utilizzo improprio del Pronto soccorso o di visite e prestazioni".

UNICI A TROVARE RISPOSTA A NUOVI BISOGNI SALUTE - "Il modello che abbiamo costruito con un continuo e virtuoso percorso cominciato con la stesura del Libro bianco- ha sottolineato- ha tenuto conto dei mutati bisogni di salute mossi da un'aspettativa di vita sempre piu' elevata e da un conseguenteaumento del numero di pazienti cronici di cui occuparsi che rischia di mettere in crisi il sistema universalistico. Un problema con cui tutto il mondo fa i conti e al quale solo Regione Lombardia ha avuto il coraggio di trovare una risposta".

LETTERE A GENNAIO - "Dal prossimo mese di gennaio - ha continuato il titolare regionale della Sanita' - gli oltre 3 milioni di pazienti cronici riceveranno una lettera nella quale gli sara' offerto, nel rispetto della liberta' di scelta, il medico e la struttura sanitaria, tra quelli gia' di riferimento e territorialmente vicini, che si occuperanno del loro percorso di cura. Potranno optare sull'offerta di 294 tra medici e strutture che hanno deciso di candidarsi alla gestione della presa in carico, sottoscrivere un patto di cura e ricevere un Piano di assistenziale individualizzato (Pai) nel quale saranno inseriti tutti gli esami, le prestazioni e i controlli previsti per la sua patologia da effettuare nell'arco di un anno".

COLLABORAZIONE - Con questa evoluzione del sistema - ha concluso Gallera - che sicuramente avra' necessita' di un periodo di rodaggio prima di andare a regime, valorizziamo la figura del medico di medicina generale che grazie alla collaborazione con i colleghi ospedalieri e delle strutture socio- sanitarie, potra' tenere monitorata la situazione dei propri pazienti e essere protagonista dell'organizzazione delle loro cure". Durante il convegno si è parlato anche delle prospettive e delle strategie sulla cronicità.

PUBBLICO-PRIVATO "Quella messa in campo da Regione Lombardia - ha spiegato Maria Stella Gelmini, della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati - è una riforma assolutamente ambiziosa che riflette in pieno lo spirito di una regione che non vuole accontentarsi e che senza paura del cambiamento punta sempre a migliorare i suoi servizi. Una riforma anche molto coraggiosa perché ha messo al centro la persona garantendogli anche la libertà di scelta tra pubblico e privato, consapevole che l'offerta di sanità ha una valenza di interesse pubblico anche quando si tratta di sanità privata".

RIFLESSIONE COMUNE "La sanità italiana - ha spiegato Emilia De Blasi, presidente della Commissione Sanita' del Senato - a tutti i livelli ha bisogno di cambiamento e innovazione se vogliamo continuare a garantire l'universalismo delle cure. A livello nazionale il Patto per la salute stesso prevedeva un cambio di passo in un equilibrio tra ospedale e territorio. La sanità rappresenta certamente un momento di riflessione comune, mi auguro possano trovare spazio all'interno di questa importante riforma, oltre a quello centrale della cronicità, altri temi di rilievo per la salute dei cittadini come la prevenzione".

 

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