Rinascono i Caselli Daziari: Arco della Pace, ecco il progetto. Foto
Previsto per la primavera 2017 il termine dei lavori di restauro e rifunzionalizzazione degli ex caselli daziari dell'Arco della Pace
Gli ex caselli daziari dell'Arco della Pace cambiano volto: dopo il restauro delle parti esterne monumentali, sono state avviate le opere di restauro e di rifunzionalizzazione degli spazi interni, per una rinascita che sarà completa nella primavera del 2017.
Come spiega una nota di L22, brand del gruppo Lombardini22 che ha firmato il progetto, "il recupero degli edifici, ripensati per le diverse destinazioni d’uso della cultura alimentare, dell’arte e del territorio, è coerente con lo sviluppo della città orientato alla riqualificazione e alla valorizzazione delle sue peculiarità".
La concessione d’uso e di valorizzazione a titolo oneroso ai fini della riqualificazione e riconversione degli ex caselli daziari in piazza Sempione è stata assegnata dall'agenzia del demanio a Pessina costruzioni nel 2014. Il progetto di L22 prevede una rifunzionalizzazione che passa attraverso il totale restauro e risanamento conservativo, con salvaguardia e conservazione degli elementi storico-artistici, architettonici e ambientali.
In particolare, il casello di Levante diventerà il polo destinato alla divulgazione e sperimentazione della cultura alimentare, dedicato alla ristorazione e agli eventi legati al food. Il casello di Ponente, ripensato per ospitare eventi per la valorizzazione delle eccellenze di Milano e della Lombardia, sarà il polo di diffusione dell’arte e della cultura del territorio.
La passerella pedonale che attraversa lo spazio cavo monumentale dell’atrio è l’intervento di maggiore impatto architettonico, offrendo una vista inedita dello spazio dell’atrio in posizione ravvicinata alla volta. Spiega ancora L22 che la nuova struttura, prevista per entrambi i caselli, è collocata in modo speculare. Da un punto di vista strutturale si tratta di una composizione di tubolari in acciaio a sezione variabile con costolature di irrigidimento. I materiali utilizzati sono acciaio con trattamento ferro micaceo per l’intradosso del ponte, pavimentazione in beola fiammata e parapetti in vetro.
"L’introduzione delle pareti vetrate a chiusura dell’arco - recita il comunicato di L22 - trasforma l’essenza stessa dei dazi, tramutandoli da luogo di passaggio a luogo di sosta, relax e divertimento. Con la parete vetrata, la nuova facciata si adegua alle normative legate al risparmio energetico. Le nuove pareti rappresentano soluzioni di minimo impatto anche grazie alla massima riduzione delle dimensioni della struttura a sostegno delle superfici vetrate: per la chiusura dell’arco sono previste ampie porte in vetrocamera a doppio battente con sistema di apertura verso l’esterno, senza telaio".
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