Milano

Milano, rinnovato il padiglione ferroviario del Museo della Scienza

Ludovica Manusardi Carlesi

Il filo conduttore del progetto espositivo a cura di Marco Iezzi è il tema dell’oltrepassare, bypass, in senso fisico e metaforico

Milano, rinnovato il padiglione ferroviario del Museo della Scienza

Grazie al progetto triennale MuLM – Il Museo più lungo del Mondo, sviluppato nell’ambito del Programma Interreg di cooperazione transfrontaliera Italia- Svizzera, lo storico Padiglione Ferroviario del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano si rinnova e si presenta al pubblico in modo più accattivante e moderno. Si tratta di una nuova esposizione permanente dedicata ai valichi e ai tunnel ferroviari. L’accento di questa nuova fase del monumentale complesso espositivo che costituisce l’hard core del Museo fin dalla sua nascita nel 1953, si focalizza non solo sul patrimonio importante legato alle locomotive d’epoca, ai vagoni, insomma ai manufatti così amati dal pubblico di ogni età, ma offre una chiave interpretativa più complessa, che va oltre, e che punta su una dimensione storico-sociale che guarda decisamente al futuro, legata all’evoluzione dell’infrastruttura ferroviaria e alle sue prospettive più strategiche.

Dalla velocità alla sostenibilità, dall’economia al territorio

Non a caso il filo conduttore del progetto espositivo a cura di Marco Iezzi è il tema dell’oltrepassare, bypass, in senso fisico e metaforico, che si riferisce a valichi, tunnel ferroviari, nodi intermodali, infrastrutture in genere legate al superamento di ostacoli naturali, ma anche al desiderio dell’uomo a volere andare oltre. Nel padiglione si prevede lo sviluppo di aree dedicate all’evoluzione del sistema ferroviario e delle diverse infrastrutture di bypass: dal 1871 con il Frejus a seguire nel 1882 con il Gottardo e poi il Sempione nel 1905, il più lungo, nel quale per la prima volta sono state impiegate locomotive a trazione elettrica. Differenti chiavi di lettura accompagneranno il visitatore: dalla velocità alla sostenibilità, dall’economia al territorio, dal clima alle persone, alle merci.

Valorizzare le numerose realtà territoriali

Il progetto quadro MuLM del programma Italia Svizzera 21-27, negoziato con la Commissione Europea, collega inoltre il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci con il Museo dei Trasporti di Lucerna con lo scopo preciso di valorizzare le numerose realtà territoriali presenti lungo questa percorso; basta ricordare alcuni cantoni svizzeri tra cui Grigioni e Vallese e regioni come Piemonte, Lombardia , Valle d’Aosta. Legame con il territorio che per il Consorzio Est Ticino Villoresi, capofila del progetto MuLM, è tema fondante di tutte le attività legate al trasporto che da sempre unisce culture, tradizioni, storie.

Performance 1495 della Compagnia Lost Movement

MuLM, composto da 14 partner, 7 italiani e 7 svizzeri, rappresenta infatti un vero e proprio museo territoriale e in una seconda fase affronterà anche altri temi strategici come ponti, canali, e anche infrastrutture all’interno del territorio urbano. A partire dal prossimo fine settimana sono previste visite guidate e attività speciali tra cui la performance 1495 della Compagnia Lost Movement e una performance teatrale ambientata negli anni’20 del secolo scorso tratta da Chapeau il musical, spettacolo prodotto da MTS- MUSICAL! THE SCHOOL. (domenica 20 novembre dalle 14 alle 17 e domenica 27 novembre dalle 14 alle 17.








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