Milano

Rissa in movida: Caravita jr ai domiciliari, inviò lettera di scuse

L'uomo, figlio del noto ultrà interista, è accusato di tentato omicidio per aver accoltellato un ragazzo in corso Garibaldi

Rissa in movida: Caravita jr ai domiciliari, inviò lettera di scuse

Sara' scarcerato e andra' ai domiciliari, Alessandro Caravita - figlio dello storico ultra' dell'Inter, Franco - accusato di tentato omicidio per aver accoltellato un 24enne lo scorso giugno fuori da un locale in corso Garibaldi. A deciderlo e' stato il gip di Milano, Guido Salvini, che ieri aveva rigettato il patteggiamento a 4 anni e 10 mesi concordato tra difesa (avvocato Mirko Perlino) e accusa (pm Roberto Fontana).

Ora la decisione di merito andra' ad un altro giudice (perche' per procedura il presente e' incompatibile), ma intanto il gip Salvini ha attenuato la misura cautelare esaminando una serie di fattori: "E' da tenere presente - scrive nell'ordinanza - che l'imputato, pur responsabile di un fatto molto grave, e' in giovanissima eta', aveva vent'anni al momento dell'episodio, e' incensurato e ha sofferto un cospicuo periodo di custodia cautelare in carcere anche in condizioni difficili". E' infatti stato in isolamento a causa del Covid. Il gip valuta inoltre il fatto che "non appaiono significativi i rischi di reiterazione del reato, in quanto il contesto in cui e' avvenuto non appare suscettibile di ripetersi". "Devono essere considerate positivamente anche la lettera di scuse inviata alla persona offesa e il parziale risarcimento sinora effettuato", sottolinea ancora il gip. Che getta uno sguardo anche alla situazione attuale della pandemia e all'affollamento nelle carceri: "L'attuale situazione carceraria - scrive - ove si sta diffondendo l'epidemia dovuta al Covid-19 (anche Caravita e' rimasto in isolamento per 14 giorni) comporta l'opportunita' di mantenere la custodia cautelare in carcere solo quando sia assolutamente necessaria, circostanza che non emerge nel caso in esame".








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