Milano

Rizzi, il comitato esecutivo e il dg: tutti i giochi su Fondazione Fiera

Continuano le fibrillazioni su Fondazione Fiera dopo la mancata riconferma di Benito Benedini

di Fabio Massa

Continuano le fibrillazioni su Fondazione Fiera Milano. Dopo la mancata riconferma di Benito Benedini, che praticamente tutti (tranne la Camera di Commercio), davano in uscita, si continuano a registrare movimenti tellurici sul fronte della politica. Intanto Benedini ieri ha attovagliato tutti i dirigenti della Fondazione al ristorante per “salutarli”.

A che cosa sono dovute le nuove fibrillazioni? Alle quote del Comitato Esecutivo. In pratica il punto è legato alla scelta di Alan Rizzi, ex consigliere comunale, per il consiglio generale di Fondazione. E’ uno dei tre di nomina regionale, insieme a Monica Candida Vinci e Nicola Orsi. Chi sono la Vinci e Orsi? Nicola Orsi è l’attuale Responsabile per le Relazioni Istituzionali di Federlegno. Prima è stato segretario generale della Fondazione Costruiamo il Futuro, per oltre 9 anni. La Fondazione è stata fondata da Maurizio Lupi, al quale Orsi è legatissimo. Monica Candida Vinci, invece, nel 2013 è stata nominata nella consulta scientifica dell’Associazione Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia. Di questi tre consiglieri uno solo - pare - potrà essere scelto per il Comitato Esecutivo. Non è solo una questione di potere, beninteso. Il fatto è che il Comitato Esecutivo davvero è il luogo dove si decide, mentre il consiglio di fatto viene chiamato due volte l’anno (per un totale di 2mila euro circa per i due gettoni di presenza). E i consiglieri del Comitato sono quelli che percepiscono un emolumento di circa 30mila euro l’anno. Quindi, quel posto fa gola a tutti. E partono i siluri. Oggi come oggi, a sentire i leghisti, la più quotata è proprio Monica Vinci. Perché? Perché non avrebbe conflitti d’interessi o questioni legate all’incandidabilità, come da tempo si vocifera su Rizzi, per il quale però rumors indicano che sarà comunque scelto per il Comitato Esecutivo, salvo un colpo di mano tardivo di Roberto Maroni.

Altra questione aperta su Fondazione Fiera è quella del vicepresidente di nomina comunale e controfirma regionale. Palazzo Marino ha riaperto il bando che si concluderà tra pochi giorni. Pare accidentata la via della riconferma dell’uscente Gianna Martinengo, anche se non è escluso che ce la possa fare. E per il direttore generale? Anche qui, si sa ben poco. Paolo Lombardi, l’attuale direttore generale, scade ovviamente con il management in uscita. Lombardi venne nominato da un accordo strettissimo con il Comune di Milano, dove si dice avesse un rapporto di grande collaborazione con l’ex assessore Franco D’Alfonso. Ora anche la casella di Lombardi torna in gioco, e non si capisce se sarà di scelta puramente regionale (come era un tempo), di scelta condivisa con il Comune o - una volta tanto, come è scritto nello statuto di Fondazione - di esclusiva scelta del nuovo presidente Gorno Tempini.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it







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