Milano
Roberta Cocco, le opposizioni insistono: il sindaco le affidi altre deleghe
Gianluca Comazzi, capogruppo FI: Beppe Sala affidi a Roberta Cocco delle deleghe diverse e ritiri quella sulla digitalizzazione
L'assessore Cocco e il conflitto di interessi, le opposizioni insistono: il sindaco le affidi altre deleghe
Censura, ritiro della delega sulla digitalizzazione, chiarimenti e dimissioni. Le opposizioni di palazzo Marino, ognuna a modo suo, continuano a tenere l'attenzione sull'assessore alla Trasformazione digitale del Comune di Milano, Roberta Cocco, che ieri non si e' presentata in aula consiliare per riferire - come le era stato chiesto - sulla vicenda della pubblicazione del suo reddito, che e' avvenuta dopo mesi di ritardo e con un errore, poi subito corretto. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti conflitti di interessi cosi' importanti" e' intervenuto Gianluca Corrado del M5S che si chiede per esempio perche' "quando e' stato deciso di cambiare i software di posta, si sono acquistati prodotti Microsoft".
"Per questo motivo - aggiunge - Roberta Cocco è incompatibile con il ruolo che riveste: perche' non sapremo mai se le scelte che prende sono dettate dalla sua situazione personale o dal bene per il comune e i milanesi". Gianluca Comazzi capogruppo di Forza Italia chiede "alla presidenza di far venire l'assessore in consiglio a riferire. E a rispondere alle tante domande che dobbiamo rivolgerle. Il sindaco le affidi delle deleghe diverse e ritiri quella sulla digitalizzazione". Anche il consigliere e fondatore di Energie per l'Italia, Stefano Parisi chiede che "questo nodo del conflitto di interessi" venga sciolto al piu' presto.
"L'assessore Cocco" ha diverse opzioni per Parisi: "o cambia le deleghe, o cede le azioni di Microsoft, ma credo non possa, o si astiene dal trattare quella materia, o si dimette". Dalla Lega arriva addirittura una "censura" per il comportamento dell'assessore. La mozione e' stata presenta dal capogruppo Alessandro Morelli, e appena possibile sara' votata. La replica del Pd non si e' fatta attendere. Il capogruppo Filippo Barberis ha preso la parola per spiegare che loro sono "favorevoli" al fatto che l'assessore venga a riferire in aula. "Siamo favorevoli perche' siamo convinti che non abbia nulla da nascondere - sottolinea - appena concluso il bilancio chiederemo all'assessore di venire in aula".