Milano

Rogo in Rsa: acquisita documentazione negli uffici del Comune di Milano

Acquisizioni di documento anche negli uffici del Comune di Milano. Al vaglio la posizione di alcuni tecnici comunali. I pensionati Cgil saranno parte civile

Rogo nella Casa di Riposo, documenti acquisiti nel Comune di Milano

Sono state effettuate oggi una serie di acquisizioni di documenti, anche in uffici del Comune di Milano e della cooperativa Proges, nell'ambito dell'inchiesta della Procura milanese sul Rogo nella Rsa Casa dei Coniugi dove, nella notte tra il 6 e il 7 luglio scorso, sono morti sei anziani. Le acquisizioni di carte stanno andando avanti da giorni e sono un'attivita' di indagine utile per arrivare a breve, dopo le identificazioni in corso, alle iscrizioni (forse già da domani) nel registro degli indagati per le ipotesi di omicidio e lesioni colpose, con violazione delle normative sulla sicurezza, e incendio colposo. Domani inquirenti e investigatori faranno un punto della situazione e poi gli indagati saranno avvisati in vista delle autopsie sulle sei vittime, che non saranno effettuate prima dell'inizio della prossima settimana. Al vaglio, come riferisce Ansa, anche la posizione di alcuni tecnici comunali.

La documentazione relativa a gestione e sicurezza della Rsa

In alcuni uffici comunali, nelle indagini coordinate dall'aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Sara Arduini e condotte dalla squadra di polizia giudiziaria del dipartimento 'Tutela della salute, dell'ambiente e del lavoro', dal Nucleo investigativo antincendio dei vigili del Fuoco e dalla squadra mobile, sono stati acquisiti tutti i documenti utili per ricostruire gli aspetti di gestione, anche della sicurezza, della Rsa di proprietà del Comune.

Residenza sanitaria assistenziale gestita, per conto del Comune, dalla cooperativa Proges. Sono state prelevate anche le carte relative alla gara d'appalto che avrebbe dovuto portare a riattivare un sistema antincendio, in particolare con rilevatori di fumo nelle stanze, perché quelli della struttura erano guasti da oltre un anno. Una prima informazione di garanzia, con verbale di identificazione, era stata già inviata nei giorni scorsi a Claudia Zerletti, direttrice della struttura di via dei Cinquecento, il cui nome sarà iscritto, assieme a quelli di altre persone, tra cui, pare, anche tecnici comunali.

I pensionati della Cgil si costituiranno parte civile nel processo

I pensionati della Cgil si costituiranno parte civile nel processo. Ad annunciarlo in una nota lo Spi Cgil di Milano e lo Spi Cgil Lombardia. "Giustizia e verità per le vittime - spiega il segretario generale dello Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti - sono la nostra priorità. La nostra organizzazione aveva già avviato negli scorsi anni un'attività di monitoraggio delle strutture per anziani in Italia, oggi il presidio e la vigilanza su di esse diventa imprescindibile e intendiamo richiamare le amministrazioni pubbliche alle loro responsabilità".

A Milano, sottolineano dal sindacato in una nota, lo scorso febbraio i pensionati di Cgil, Cisl e Uil avevano siglato un accordo con il Comune per l'avvio di un tavolo di confronto sulle strutture socio-sanitarie territoriali e sulla loro evoluzione con una particolare attenzione proprio a quelle di proprietà di Palazzo Marino. "Dopo i fatti della scorsa settimana - si legge nella nota - non solo va avviato quel tavolo ma va consolidato un protocollo che impedisca il ripetersi di eventi tragici".

Per Daniele Gazzoli, segretario generale dello Spi Cgil regionale, "oggi gli anziani ricoverati nelle Rsa lombarde hanno bisogno di maggiore assistenza", ma in Lombardia "la norma è ferma a 25 anni fa e prevede di dedicare 901 minuti a paziente alla settimana contro gli oltre 1200 minuti che stimiamo necessari. A partire da questo - conclude - sarà fondamentale confrontarci con Regione per cambiare ciò che oggi non funziona, garantendo umanità e qualità del servizio".







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