Milano

Rolling Stones a Milano: la storia del rock a San Siro. FOTO-VIDEO

Mick Jagger, Keith Richard e Ronnie Wood hanno infiammato San Siro. Venti brani, l'omaggio a Charlie Watts, il pensiero all'Ucraina

Rolling Stones a Milano: la storia del rock a San Siro

Hanno chiuso con '(I Can't Get No) Satisfaction' e hanno aperto con un toccante video-omaggio al batterista recentemente scomparso Charlie Watts: i Rolling Stones hanno conquistato Milano e infiammato San Siro nella notte di martedì 21 giugno, esibendosi con una ventina di brani da antologia del rock. L'unica tappa italiana del 'Sixty tour' con cui festeggiano 60 anni di carriera ha visto Mick Jagger, 78 anni, Keith Richards, 75 anni e Ronnie Wood in grande spolvero. Jagger ha esordito in italiano:  "Questo e' il nostro primo tour senza Charlie e ci manca tantissimo" dice in italiano Jagger.

Jagger saluta San Siro in italiano: "Come va? Che bello tornare qui"

A dare il via alle danze 'Street fighting man', la canzone piu' politica del gruppo. 'Ciao Milano, come va? Che bello tornare qui a Milano', ha salutato Jagger per poi riprendere con  19th nervous breakdown', 'Out of time' 'Wild horses', sulla quale Jagger ha invitato il pubblico a cantare con lui. E San Siro non ha smesso di cantare neanche per  'You can't always get what you want'. Quindi 'Living in a ghost town', brano scritto in piena pandemia. "Che bello essere di nuovo qui, anche se e' piu' caldo del quinto girone dell'inferno", ha commentato il cantante ad un certo punto, per poi presentare "direttamente dalle sfilate della moda Ronnie Wood, il re della passerella". "Alla faccia - ha poi scherzato anche Richards - di chi ci vuole male", che ha cantato 'You got the silver' e 'Connection'.

Rolling Stones a Milano, la linguaccia si tinge dei colori dell'Ucraina

Quindi la cavalcata finale, con 'Miss you', 'Paint it black', 'Sympathy for the devil', 'Jumpin Jack Flash', 'Midnight rambler' 'Start me up'. Prima del bis, come riporta Ansa, Jagger ha di nuovo salutato:  "45 anni fa abbiamo fatto il nostro primo concerto in Italia, grazie di essere ancora qui con noi". E' stato a quel punto che il logo dei Rolling Stones, l'irriverente linguaccia, si è tinta dei colori dell'Ucraina, richiamati anche dal look di Keith Richards, con cappellino giallo e camicia azzurra. Gran finale con  'Gimme Shelter', ulteriore richiamo alla guerra, e '(I Can't Get No) Satisfaction'.







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