"Rossini in viaggio" al Carcano per i "Bambini farfalla" con Colombini
Un Rossini inedito per i “Bambini Farfalla” al Teatro Carcano con Donato Renzetti, la Filarmonica Gioachino Rossini e Silvia Colombini
Sala gremita, nonostante il ponte del 25 Aprile, grandi appalusi e intense emozioni sabato sera al Teatro Carcano nel concerto “Rossini in Viaggio”, con Donato Renzetti sul podio, la Filarmonica Gioachino Rossini e il soprano Silvia Colombini.
Il progetto, nato da un’idea dello stesso Renzetti per valorizzare in maniera nuova e originale le musiche del grande compositore pesarese, riapproda a Milano dopo un lungo “viaggio” cominciato nel 2016, che ha già toccato tappe prestigiose come la famosissima Großer Saal di Salisburgo.
L’affiatamento Filarmonica Rossini/Renzetti è totale: il maestro dal podio plasma l’orchestra come una materia preziosa, la conduce come se fosse un vero purosangue, rispettandone l’istinto virtuosistico ed esaltandone la plasticità timbrica e il calore del tessuto sonoro.
Va ricordato che, proprio in questi giorni, il sodalizio artistico ha portato alla conclusione dell’incisione integrale delle sinfonie Rossiniane in versione critica, e il lavoro di cesello si sente e si apprezza nell’esecuzione dal vivo. Renzetti si riconferma una delle migliori bacchette italiane e, con tempi brillanti e un fraseggio di rara eleganza, lascia emergere un Rossini a tratti inedito, come per esempio nella sinfonia dal “Torvaldo e Dorliska”. L’esecuzione dei brani rossiniani è stata inoltre arricchita dalla lettura di alcune lettere autografe dello stesso Rossini, in cui è emersa la ben nota esuberanza del compositore.
Nella scelta del programma, il “Viaggio” è diventato anche un percorso cronologico, dalla prima sinfonia “Demetrio e Polibio” fino a “Guglielmo Tell”, e un gioco di “ritorno al futuro”, con l’esecuzione di “Tre Corali” di Bach-Respighi e la suite “La Bottega Fantastica” di Rossini-Respighi.
Il concerto ha toccato anche le corde profonde della commozione, grazie alla collaborazione con la onlus Debra Italia, che sostiene la ricerca sulla rara e devastante malattia “Epidermolisi Bollosa” (EB) che colpisce oltre 1.500 bambini solo in Italia, conosciuti come “Bambini Farfalla” a causa della estrema fragilità della loro pelle.
Per dar voce a questo tema, sul palco è così salito anche il soprano Silvia Colombini, “amica” della Filarmonica Rossini e Testimonial ufficiale di Debra Italia, che avevamo recentemente applaudito a Milano nel recital “Fragile Forte Farfalla”.
L’affascinante soprano è apparsa sul palco creando un attimo di stupore, perché avvolta in un ampio abito - il “Butterfly Hope” - creazione esclusiva dello stilista milanese Pierre Prandini a favore dei “Bambini Farfalla” e dal profondo significato simbolico.
Riconfermandosi un’artista a tutto tondo, la Colombini ha sfoggiato agilità, filati e acuti da belcantista doc nell’aria dal Signor Bruschino, e, in tutt’altro registro, ha mosso alle lacrime con la preghiera “Giusto ciel” dall’Assedio di Corinto.
All’evento era presente anche la presidentessa di Debra Italia, Cinzia Pilo, che ha mostrato un toccante filmato sulla condizione di vita dei “Bambini Farfalla” e invitato il pubblico a non dimenticare la loro causa, sostenendo la Ricerca in loro favore con donazioni sul sito www.debraitalia.com.
Un serata che rimarrà dunque nel cuore di chi vi ha partecipato, sia per la levatura artistica, sia per il forte significato umanitario.
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