Milano

Ruby Bis, Fede: "Non me lo merito". Minetti si rivolge a Corte europea

Ruby bis, le reazioni amare di Emilio Fede e Nicole Minetti dopo la condanna in via definitiva da parte della Cassazione

Ruby Bis, Fede: "Non me lo merito". Minetti si rivolge a Corte europea

"Alla mia eta' e' una prova che credo di non meritare anche perche' non ho fatto nulla". Così l'ex direttore del Tg4 Emilio Fede ha commentato la decisione con cui la Cassazione ha reso definitiva ieri la sua condanna a 4 anni e 7 mesi di carcere per il caso Ruby bis. Fede ha attualmente 87 anni e ha aggiunto: "E' una sentenza che fa riflettere. E ad alta voce lo ripeto: si puo' mai pensare che io, Emilio Fede, abbia indotto a prostituirsi ad Arcore cinque o sei ragazze che avevo appena visto e quasi non conoscevo? Questa e' una prova importante per me, per la mia famiglia e per la gente che mi vuol bene. Spero che il giudice che ha deciso la mia condanna abbia ben riflettuto. Io accetto e vado avanti con la mia famiglia".

Anche Nicole Minetti, condannata in via definitiva a 2 anni e 10 mesi, commenta amaramente: "E' una ingiustizia, non me l'aspettavo. Ho sempre avuto fiducia nei giudici pero' questa volta e' andata cosi'. Le sentenze vanno rispettate anche se questa mi pare davvero ingiusta". La sua difesa proverà a fare ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

Fede non andrà in carcere

Emilio Fede non andra' in carcere. La procura generale di Milano ha sospeso l'ordine di carcerazione in relazione alla condanna a 4 anni e 7 mesi che gli e' stata inflitta ieri per il caso Ruby, accogliendo un'istanza dei suoi difensori motivata da ragioni di eta' e salute. L'ex direttore del Tg4 ha quasi 88 anni. A presentare al sostituto procuratore Bianca Bellucci l'istanza di differimento della pena e' stato l'avvocato Salvatore Pino. A questo punto, la difesa di Fede depositera' nei prossimi giorni al Tribunale della Sorveglianza di Milano la richiesta di far scontare al giornalista la condanna ai domiciliari, sempre facendo riferimento a ragioni di salute e all'eta' superiore ai 70 anni. Una soglia anagrafica, quest'ultima, che, in base alla legge, non garantisce la sospensione automatica dell'ordine di carcerazione che segue una condanna definitiva superiore ai 4 anni. Spetta al Tribunale della Sorveglianza decidere caso per caso. Per Fede, prossimo al compimento degli 88 anni a giugno, la concessione dei domiciliari e' certa. Se invece non fosse stata presentata l'istanza alla Procura Generale (per tutta la mattinata non e' accaduto), sarebbe diventata molto concreta l'ipotesi della carcerazione per l'ex direttore del 'Tg4'. 

 








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