Milano

Ruffino, il biglietto d'addio: "Anni di tensioni e sofferenze, chiedo scusa"

a cura della redazione

L'imprenditore presidente di Visibilia morto suicida ha lasciato sei scritti: "Negli ultimi anni tensioni e sofferenze che hanno saturato i miei spazi"

Ruffino, il biglietto d'addio: "Anni di tensioni e sofferenze"

"Negli ultimi anni ho accumulato tensioni e sofferenze che hanno saturato i miei spazi. Vi chiedo scusa". E' quanto Luca Giuseppe Reale Ruffino, morto suicida lo scorso sabato in un appartamento in zona Bocconi a Milano, ha scritto nel biglietto d'addio rivolto ai condomini dei complessi immobiliari gestiti dalla Sif Italia. Nel breve messaggio, uno dei sei scritti trovati vicino al corpo, l'imprenditore avrebbe inoltre invitato i residenti a non lasciare l'azienda sottolineando che avrebbe al suo interno "bravi e onesti" lavoratori in grado di garantire la continuita' dei servizi.

I figli di Ruffino: "Distrutti da un gesto al quale non riusciamo a dare alcun senso"

"Siamo distrutti dal dolore per un gesto al quale non riusciamo a dare alcun senso" Mattia e Mirko Ruffini, i figli del manager Luca  lo hanno scritto in una nota in cui chiedono rispetto per lui e per il dolore di chi gli ha voluto bene. "Nostro padre era un combattente e aveva costruito una solida realtà imprenditoriale. Confidiamo quindi nell'attività della Procura - hanno scritto - e nella possibilità che da questa possano trarsi utili elementi di comprensione".

Ruffino, i familiari in questura: "Sottotono, ma non in modo anomalo"

I due figli, assieme alla madre Anna, sono stati sentiti in questura nella giornata di martedì. Entrambi i figli, a quanto si e' appreso, avrebbero riferito di aver sentito e visto sottotono il padre nell'ultima settimana. Uno stato d'animo che non avrebbe suscitato particolari preoccupazione nei due in quanto Ruffino aveva passato momenti simili gia' in passato. Nulla percepito come anomalo che potesse far presagire quanto poi successo.

I familiari di Ruffino: "Confidiamo negli accertamenti della Procura"

 "Confidiamo che la Procura faccia con scrupolo gli accertamenti del caso e siamo certi che li fara'". Lo ha detto all'AGI l'avvocato Fabio Re Ferre' che assiste i familiari di Luca Ruffino. "Chiediamo rispetto e silenzio, al momento sono fondamentali", è la richiesta giunta da Mirko Ruffino.

Gli inquirenti: "Ruffino non aveva alcuna malattia grave"

Luca Ruffino non aveva nessuna malattia grave, solo piccoli problemi di salute. Lo ribadiscono gli inquirenti che si occupano dell'inchiesta per 'istigazione al suicidio' aperta dalla Procura di Milano sulla morte del presidente di Visibilia. Un amico dell'imprenditore ha dichiarato al 'Corriere della Sera' di essere a conoscenza del fatto che Ruffino avesse scoperto nei giorni prima del suicidio di avere una recidiva di un tumore. L'autopsia non e' ancora stata fissata.







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