Milano

Sala: "Accoglienza profughi, punire sindaci che non fanno la loro parte"

Stati Generali dell'immigrazione a Milano, Sala: "Accoglienza, punire i sindaci che non fanno la loro parte"

 

"Sarebbe il caso che ci fossero dei meccanismi che incentivano o in qualche modo puniscono chi non fa la sua parte. Il prefetto mi ha detto che alcuni comuni che si erano opposti stanno cambiando idea, noi facciamo la nostra parte". Bisogna uscire dal provincialismo politico e bisogna discutere con serietà. Non servono leoni da tastiera ma persone serie che si occupano di questo tema": così il sindaco di Milano Beppe Sala durante la prima giornata degli Stati Generali dell'immigrazione all'Anteo Palazzo del Cinema, organizzati dall'assessorato alle Politiche sociali del Comune. L'evento si intitola "Milano Mondo - Migrazioni e coscienza dei territori" e dura sino a lunedì 20 novembre con incontri, dibattiti e un grande workshop con 9 tavoli tematici in programma sabato 18 novembre alla Statale. Presente anche l'ex ministro degli Esteri Emma Bonino, che sul sistema di accoglienza ha aggiunto: "Questo sistema dei piccoli gruppi, che funziona e funziona bene, è stato accettato più o meno da un migliaio di sindaci e gli altri 7mila per vari motivi si sono rifiutati. È come in Europa in cui una serie di Paesi hanno semplicemente detto di no".

Accoglienza profughi, la Lega replica a Sala: "Non minacci i sindaci del Carroccio"

 

Le parole di Sala non sono piaciute al segretario regionale della Lega Nord Paolo Grimoldi, che ha commentato: "Il sindaco Giuseppe Sala propone meccanismi punitivi per i Comuni dell'area metropolitana che lui definisce profughi? Vuole meccanismi punitivi per i sindaci della Lega che non vogliono prendersi i clandestini? Sala delira. Intanto quelli che lui definisce profughi sono richiedenti asilo che solo nel 6% dei casi ottengono lo status di rifugiato e nell'80% dei casi risultano clandestini da espellere. Qui non stiamo parlando di siriani che scappano da Isis o dalla guerra ma di nigeriani, senegalesi, ivoriani, gambiani ecc, tra l'altro quasi tutti giovani in buona salute. Sala se li prenda se li vuole, ma non minacci i sindaci leghisti che hanno promesso ai loro cittadini di mettere i bisogni dei propri cittadini come priorità e la smetta di raccontare balle su un inesistente ripensamento nella linea dei sindaci leghisti. Sala smetta di fare il ministro dell'Immigrazione e inizi a fare il sindaco"

 

 







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