Milano
Sala: "Assembramenti? La politica non dia la colpa alla gente"
Il sindaco di Milano sostiene che bisogna lavorare per trovare il giusto equilibrio nelle restrizioni
Sala: "Assembramenti? La politica non dia la colpa alla gente"
Gli assembramenti nel weekend a Milano e in altre citta'? "Purtroppo era abbastanza scontato che succedesse, a volte fare la politica vuol dire fare uno 'sporco lavoro' e prendere decisioni che non accontentano tutti. Ma quando sento il commissario Arcuri parlare di "assembramenti irresponsabili" non ci sto, non possiamo dare dell'irresponsabile alla gente. Alla gente si dice cosa si puo' fare e lo fa. C'e' un governo, ci sono dei tecnici, prendano una decisione. Io non faro' altro che supportare le decisioni prese e cercare di far si' che tutto funzioni in linea" con le direttive. A dirlo e' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, collegato con Rtl 102.5. Per il primo cittadino "c'era da aspettarsi che una cosa del genere succedesse, se poi dici anche "dal 20 in poi non ti muovi piu'"... Ieri abbiamo avuto a Milano tanta gente che arrivava dall'hinterland, ma non diamo colpa alla gente, prendiamoci noi le nostre responsabilita', prendiamo decisioni e poi saremo giudicati per questo".
"Bisogna mantenere un po' piu' di restrizioni, poi bisogna trovare la formula giusta. Ci vuole un po' di equilibrio, non cambiamo di giorno in giorno. Dopo di che e' evidente che con i virologi che ci parlando di terza ondata, al di la' del fatto che io non o capito se siamo usciti dalla seconda, e' chiaro che ci vuole prudenza", ha aggiunto il sindaco di Milano.
“Era prevedibile quello che è accaduto ieri- ha aggiunto Sala partecipando a "Direzione Nord - What comes next"-. Non è vero che i cittadini sono irresponsabili, è un fardello che deve rimanere sulle spalle della politica. Ai cittadini si chiede responsabilità, ma se le attività commerciali sono aperte non si possono colpevolizzare i cittadini. Gli diciamo che possono uscire e fare acquisti e poi li accusiamo se lo fanno? Si pensi all’operazione cashback, si tratta di provvedimenti governativi, e se si avvisa la gente che dal 21 non potrà più muoversi, è fisiologico che accada quello che stiamo vedendo.