Milano

Sala: "Aumenti Atm, ecco perchè. No a nuova Trenord". VIDEO

Il sindaco di Milano Beppe Sala con un video su facebook: "Aumenti Atm, un piccolo sacrificio per migliorare il servizio e non fare la fine di Trenord"

Sala: "Aumenti Atm, ecco perchè. No a nuova Trenord"

"Atm, vorrei parlar chiaro": così il sindaco di Milano Beppe Sala introduce il video da lui pubblicato sul proprio profilo facebook questa mattina. Tre minuti e mezzo per fare il punto su quello che è divenuto il tema centrale di questi giorni, il prezzo del biglietto del trasporto pubblico. "La nostra intenzione - spiega - è di aumentare il biglietto di 50 centesimi, senza toccare gli abbonamenti annuali. Se uno usa sempre i mezzi, avrà impatto zero. Chiedo un piccolo sacrificio per migliorare servizio e pensare al futuro. Prima di tutto devono pensare i servizi di base come il trasporto pubblico". Quindi l'attacco alla Regione: "Per il bizantinismo delle regole italiane, per aumentare i biglietti ho bisogno dell'autorizzazione della Regione Lombardia e la Regione non lo dà. Lasciatemi dire che essere seduto su questa sedia, sulla città che fa il 10% del Pil italiano, che è un modello di sviluppo per tutti, ed essere costretto a chiedere il permesso dell'aumento alla Regione, non mi rende così felice".

"Voglio andare avanti perché non voglio, per oggi e per il futuro, che Atm schiacciata dai costi finisca come Trenord. Il coraggio non mi manca -  conclude Sala - così come la voglia di confrontarmi e di lottare. Ma il supporto dei miei cittadini,  se credono nella mia opera, è fondamentale".

Il commento di Fontana: "Da Sala appello un po' confuso"

"Credo che Sala abbia fatto un appello un po' confuso. Ha voluto mettere insieme le pere con le mele in modo assolutamente inappropriato. Se vuole creare del terrorismo io rispondo con un sorriso". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, rispondendo ai cronisti in merito all'appello del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che questa mattina su Facebook ha spiegato le ragioni dell'aumento del biglietto singolo Atm a 2 euro. Sala ha inoltre ha spiegato che l'aumento servira' a mantenere il servizio dell'azienda di trasporti milanesi per "non farla diventare come Trenord". "Qui nessuno ha mai contestato che i problemi di Trenord derivino da questioni finanziarie. Il problema di Trenord attiene alla gestione di Ferrovie dello Stato che non ha in questi anni collaborato. Adesso che Fs comincia a collaborare gli ultimi interventi hanno dato qualche piccolo risultato" ha quindi replicato il governatore. Le cose miglioreranno anche per le ferrovie lombarde e "diventeranno grandi risultati quando riusciremo ad usare nuovi treni che abbiamo comprato e che inizieranno ad essere forniti all'inizio dell'anno nuovo" ha specificato. Da parte del primo cittadino, in questo braccio di ferro tra Comune e Regione, dunque "un richiamo assolutamente inappropriato" ha ribadito Fontana.

Che l'aumento del biglietto singolo a Milano, pur ad abbonamenti invariati, sia un provvedimento dovuto a questioni di bilancio del Comune "l'ha detto il sindaco" Sala, ha poi sottolineato Fontana. "Non e' che scopriamo nulla, magari adesso si e' ricreduto, ma e' stato lui a fare quest'affermazione. Lui ha detto che e' un problema di bilancio" ha aggiunto. Per questo "ho voluto evidenziare i dati del nostro bilancio" ha proseguito il governatore spiegando che "la gestione finanziaria del 2018 della Regione Lombardia ha chiuso in miglioramento di 488 milioni di euro arrivando quasi all'inesistenza dell'indebitamento". "Tutti i finanziamenti, 513 milioni di euro, sono stati realizzati con risorse proprie e se a cio' aggiungiamo risorse trasferite dallo Stato, gli investimenti raggiungono un miliardo di euro, senza alcun nuovo indebitamento" ha concluso, segnando, nelle sue intenzioni, la differenza con quanto avviene a Palazzo Marino.

"Non abbiamo detto di no al biglietto unico integrato, abbiamo chiesto soltanto del tempo per poterlo applicare su tutto il territorio della Regione senza che ci sia una parte penalizzata, come oggi sarebbe e qualche altra invece avvantaggiata". Cosi' il governatore lombardo Attilio Fontana in merito all'aumento del biglietto singolo Atm a 2 euro e del progetto di integrare in un unico titolo di viaggio tutti i trasporti nell'area metropolitana di Milano, in questi giorni al centro di una polemica tra Comune e Regione. "Stiamo cercando di lavorare per dare risposte a tutti i cittadini lombardi, questa e' la piccola differenza" con quanto pensa il Comune, secondo Fontana. "Tutti devono avere dei vantaggi. Noi non abbiamo detto di no, abbiamo chiesto qualche mese di tempo. Quindi se i tempi che abbiamo proposto non vanno bene al sindaco, e' un altro discorso" ha quindi aggiunto, inviando un messaggio diretto al primo cittadino milanese, Giuseppe Sala. Al momento infatti si rischia che il via libera della Regione all'aumento della tariffa, atteso dall'agenzia di bacino metropolitana dei trasporti, non arrivi e che addirittura la Lombardia impugni il provvedimento preso dall'agenzia, il cui primo azionista e' Palazzo Marino. Un'eventualita', quella del ricorso su cui pero' non c'e' certezza: "Dobbiamo valutare quali saranno le scelte che vengono assunte, dopodiche' faremo a nostra volta le nostre scelte e valutazioni. Ad oggi la situazione e' sconosciuta, non possiamo dire niente" ha spiegato Fontana. Che si e' comunque detto non intenzionato a uno scontro istituzionale: "Per litigare bisogna essere in due: da parte mia non ho nessuna intenzione di litigare ne' di prendere a 'capocciate' nessuno. Poi, se qualcun altro togliera' la sua volonta', non posso farci niente. Io non ho nessuna intenzione di venire meno alle cose che dobbiamo fare".

Sui dubbi di Sala in merito al progetto di allungare la Metropolitana 5 di Milano fino a Monza se non si completera' l'aumento del biglietto singolo Atm a 2 euro per le ostilita' della Regione, Fontana commenta: "Anche questa e' una cosa che sinceramente non capisco. Se lui cambia idea si', puo' diventare un'opera a rischio, ma finanziariamente le risorse ci sono e quindi anche in questo caso e' un richiamo un po' fuori luogo" ha sottolineato Fontana questa mattina conversando con i cronisti sull'argomento. "Lo Stato ha gia' messo a disposizione 900 milioni di fondi, 270 dalla Regione e un po' di soldi messi a disposizione dai comuni" ha quindi spiegato.

Lo scontro tra Terzi e Bussolati

Al botta e risposta tra Sala e Fontana si è aggiunto poi quello tra l'assessore regionale Claudia Terzi e il democratico Pietro Bussolati.

Terzi ha dapprima commentato il video di Sala, dichiarando: “Il sindaco Sala, prima di fare paragoni strani o criticare la Regione, si faccia un esame di coscienza. Poi discuteremo seriamente di questa rivoluzione per il territorio lombardo”. “Le dichiarazioni di Sala – ha spiegato Terzi evidenziano una certa schizofrenia politica. Da una parte, infatti, ci dice che l’aumento del biglietto è legato alle necessità di bilancio del comune; dall’altra, invece, dice che l’aumento è fondamentale per realizzare la tariffazione integrata, un progetto che è tutto della Regione Lombardia e che abbiamo messo in legge nel 2012. Un percorso in cui crediamo fortemente e che non è detto che porti ad aumentare a 2 euro il costo del biglietto. E, soprattutto, non è detto che debba essere fatto in fretta e furia solo per le esigenze di un Comune quando in Lombardia ce ne sono altri 1544”. “Anche il paragone con Trenord – ha concluso Terzi – mi lascia stupefatta. Stiamo parlando di due servizi diversi: su quello ferroviario stiamo investendo moltissimo e iniziano a vedersi i frutti, e nulla c’entra con quello esercito da Atm che è gestita dal comune di Milano che, oltretutto, introita direttamente i soldi e che a quanto pare, dai bilanci pubblicati, è pure in attivo”.

Quindi, lo scontro con il consigliere regionale Pietro Bussolati. Il quale, commentando la nota di Terzi ha dato inizio alle danze così: "La Terzi e' inqualificabile, ora si mette anche a giustificare Trenord e chiama investimenti il taglio delle corse e le soppressioni. Tutti i giorni riceviamo segnalazioni di ogni genere e l'ultima, questa mattina, e' di alcune larve su un sedile di un treno pendolari da Brescia a Milano, per non parlare di ritardi e soppressioni. Invece di disquisire su cosa dovrebbe fare Milano deve solo dare il via libera al biglietto integrato che porta comodita' e risparmi per i pendolari. Visto che mancano 49 milioni all'appello per evitare qualsiasi aumento, la Terzi li faccia mettere alla Lega, visto che li deve, e si risolve il problema".

Ha replicato Terzi:  "Inqualificabile è la leggerezza con laquale un consigliere regionale che non sa più come giustificareopinioni buttate lì senza nessuna aderenza alla realtà svolazzasulle agenzie di stampa fra un insulto e l'altro". L'assessoreregionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile,Claudia Maria terzi, replica così alle dichiarazioni di PietroBussolati. Potrebbe più opportunamente riflettere e mettere ordine fra letante versioni che arrivano dal suo partito - ha aggiunto - edal Comune di Milano per spiegare il perché dell'urgenza dellarichiesta di aumentare il biglietto a 2 euro e sulle ragioni delproprio nervosismo. Il costo dell'aumento del biglietto è di 8milioni? Quanto manca al bilancio del Comune per chiudere inpareggio? La quota derivante da un aumento del biglietto fino a1,70 euro produce 20 milioni? Forse 25? Non sono sufficienti perchiudere il bilancio? Perché non iscrivere a bilancio intantoquesti soldi e poi con l'accuratezza del caso chiuderenell'interesse di tutti i cittadini lombardi l'integrazionetariffaria, obiettivo che la legge propone entro il 2019". Secondo l'assessore, Bussolati "prima o poi dovrà pur spiegareperché pretende 50 milioni dalla Regione (che qualche spiccioloper il sistema dei trasporti a Milano pure ci mette), sempre che gli sia rimasto ancora un po' di senso delle istituzioni.Fino alla settimana scorsa sembrava che il problema fossechiudere il bilancio, da qualche giorno, invece, di volta involta tira in ballo la M5, la qualità del servizio, lasicurezza, ora Trenord, domani le cavallette". "La Regione - ha concluso Terzi - lavora con impegno e serietàper arrivare all'integrazione tariffaria che conviene a tutti icittadini lombardi. E sarà sempre disponibile al confronto.Bussolati se ha necessità urgenti per conoscere i motivi delledifficoltà di Trenord può serenamente farsi spiegare dai suoiamici fino a ieri seduti in tutte le poltrone di Ferrovie delloStato, quanto impegno abbiano messo in questa azienda in terminidi investimenti e di miglioramento del servizio. Così puòfinalmente parlare anche di cavallette

Infine, la controreplica di Bussolati: “Faccio volentieri chiarezza per l'assessore Terzi - è stato l'intervento di Bussolati -: da milanese chiedo che la Regione non freni l'innovazione e non peggiori la qualità dei trasporti pubblici che Milano produce a differenza di quanto fa la sua giunta; da lombardo chiedo rispetto per i pendolari che utilizzano Trenord - siete professionisti dello scaricabarile ma avete scelto voi FS come partner, la responsabilità delle ferrovie lombarde, a proposito di autonomia, è vostra da oltre 20 anni e la condizione è imbarazzante e disastrosa -; da italiano non chiedo ma pretendo che la Lega restituisca subito ai cittadini i famosi 49 milioni che servirebbero, caso vuole, per coprire proprio i soldi che servono per evitare qualsiasi aumento. Così è più chiaro?”








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