Milano

Sala: "Censimento Rom? Se non ci spiegano perché va fatto, è illogico"

Il sindaco di Milano è preoccupato che un simile provvedimento sia funzionale alla chiusura dei campi rom e che provochi un maggior numero di nomadi per strada

Sala: "Censimento Rom? Se non ci spiegano perché va fatto, è illogico"

Continua a far discutere la richiesta di censimento etnico. Ieri l'assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato, aveva detto che era alle fasi finali il censimento campi e popolazione nomadi di Regione Lombardia. In questo modo Palazzo Lombardia ha dato attuazione a una mozione, approvata lo scorso anno dal Consiglio regionale, che chiedeva di avviare il censimento dei rom presenti in Lombardia.

L'assessore comunale uscente alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino, ora eurodeputato, aveva espresso il suo disappunto, affermando che il Comune di Milano non avrebbe collaborato al censimento delle popolazioni nomadi.  Dello stesso avviso il neo eletto assessore, Gabriele Rabajotti.

In serata è arrivato anche il commento del sindaco Giuseppe Sala che ha dichiarato: "Bisogna capire innanzitutto a che scopo si fa il censimento: se lo si fa per chiudere i campi, io mi chiedo poi come gestiamo la questione. A furia di chiudere o di limitare, come nel caso degli Sprar, l'accesso di persone che non hanno un luogo dove stare, questi luoghi poi ce li troviamo in giro per la citta'". "Il mio terrore - ha aggiunto poi il sindaco di Milano - e' che i milanesi vedano piu' nomadi in giro per la citta' e che le lamentele aumentino" ha spiegato, pur ricordando di "non aver mai detto, in linea prospettica, di essere contrario alla chiusura dei campi Rom, pero' bisogna trovare le soluzioni. Quindi il punto e': perche' il censimento? Finche' non ci spiegheranno perche', e' chiaro che vediamo la cosa come non logica".

 








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