Milano

Sala: Colombo alla guida del Comitato trasparenza e legalità"

Beppe Sala annuncia l'idea di istituire un Comitato trasparenza e legalità, guidato dall'ex pm Gherardo Colombo. Parisi polemizza: "Spot"

Gherardo Colombo guiderà il Comitato per la trasparenza e la legalità di Palazzo Marino: questo l'annuncio di Beppe Sala, che punta all'ex pm per consolidare, in caso di vittoria al ballottaggio, il 'modello Milano' sul fronte della legalità e della trasparenza".

Queste le parole di Mr Expo: “La legalità come fattore di sviluppo e di equità sociale. Comitato di assoluta professionalità e notoria indipendenza. A questo principio essenziale si ispirerà l'intera attività dell'amministrazione comunale nei prossimi anni. Abbiamo progetti ambiziosi per la città, che necessita di importanti opere pubbliche. Pensiamo all'imponente piano di interventi per la riqualificazione delle periferie, con la ristrutturazione di molti complessi di edilizia residenziale di proprietà del Comune, dove investiremo subito non meno di 100 milioni di euro. Pensiamo all’implementazione delle linee di trasporto, con riferimento particolare alle metropolitane, con almeno 30 nuove stazioni nei prossimi dieci anni. E pensiamo infine alla riqualificazione degli ex scali ferroviari, dai quali arriverà un'importante iniezione di aree a parco per una Milano sempre più vivibile e dolce. Abbiamo già un piano molto preciso per trovare le risorse necessarie alla realizzazione di queste opere, risorse che saranno ricavate anche grazie alla cessione di quote di partecipazione possedute dal Comune in importanti società municipali. Queste partecipazioni costituiscono però un tesoro collettivo e quindi la loro parziale cessione richiede la garanzia più assoluta che il ricavato venga utilizzato con le più ampie garanzie sotto ogni profilo".

"L'amministrazione comunale - prosegue Sala - dispone già di anticorpi robusti, ma nei prossimi anni la sfida per una gestione trasparente ed efficiente delle opere pubbliche sarà decisiva, anche perché gli agguati di ogni genere delle organizzazioni dedicate alla corruzione ed al malaffare sono sempre più subdoli e raffinati. Noi non permetteremo a nessuno di compromettere l'ambizioso piano di opere pubbliche che riteniamo necessarie. D'altra parte sappiamo bene che i sistemi di controllo previsti dall’ordinamento sono solidi, ma da soli non ci mettono del tutto al riparo dal malaffare, che è sempre alla ricerca del modo per eludere rapidamente ogni nuovo ostacolo. Il Comune di Milano ha un buon piano per la trasparenza, adottato in forza della legge del 2012 e recentemente premiato da ANCI per la sua qualità. Sappiamo che ci sono dirigenti di grande capacità a presidiarne l’applicazione, ma sappiamo anche che recenti interventi normativi (come la Riforma Madia) pongono nuovi e impegnativi obiettivi. Vogliamo essere un modello per il Paese, ecco perché intendiamo avvalerci di un gruppo di esperti di notoria indipendenza in diretto collegamento con il Sindaco, coadiuvati da personale del Comune, per svolgere verifiche in ordine al migliore adeguamento dell’Amministrazione alla normativa sulla trasparenza. Questo comitato elaborerà, già in occasione del nuovo programma triennale per la trasparenza, proposte per la costante implementazione dei presidi rivolti a garantire la massima conoscibilità da parte della cittadinanza dei processi decisionali pubblici. Il comitato, che opererà gratuitamente, sarà punto di riferimento per me, per l’Amministrazione, per i cittadini tutti anche in relazione a situazioni di eventuale conflitto di interessi".

"Per centrare questo obiettivo - conclude il candidato sindaco del centrosinistra - abbiamo chiesto la collaborazione di quattro persone di grande esperienza, cui va tutta la nostra riconoscenza per la disponibilità immediatamente mostrata. Si tratta di Gherardo Colombo, che avrà la guida del gruppo di lavoro, di Mara Brassiolo, Federico D'Andrea e Stefano Nespor. L'attività di questo gruppo di lavoro, combinato con quella del Comitato Antimafia già esistente e che intendiamo confermare, rende concreto un 'modello Milano' sul fronte della legalità e della trasparenza, elemento imprescindibile per la città che vogliamo e che faremo”.

PARISI POLEMIZZA: "NOMI USATI A FINI ELETTORALI" - Il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi polemizza con l'annuncio di Sala: "Ho sempre detto che non uso nomi a fini elettorali. Io non voglio alzare bandiere o strumentalizzare le persone. Come ho gia' detto, per le stesse ragioni, che indichero' la mia squadra dopo le elezioni. Non voglio strumentalizzare nessuno". Ha replicato Sala: "Se Parisi avesse a cuore il bene di Milano, dovrebbe plaudire all'incarico accettato oggi da Gherardo Colombo a guida del comitato trasparenza e legalità del Comune. In questa iniziativa c'è tutta l'enorme differenza tra noi e loro".

TAJANI: "SEMPRE PIU' EVIDENTE LA DIFFERENZA TRA SALA E PARISI" - Sulla polemica che ne è nata, ha commentato Cristina Tajani, eletta al consiglio comunale di Milano nella lista 'Beppe Sala - Noi, Milano': "Ogni giorno emergono in maniera piu' evidente le differenze: Sala e Parisi non sono affatto due manager uguali, ma due visioni distanti che portano a decisioni opposte. Sala - ha fatto notare Tajani - e' l'uomo della trasparenza e della legalita', pronto ad affidare un comitato ad hoc a Gherardo Colombo e gia' deciso a portare avanti la Commissione Antimafia. Parisi, invece, fa parte di quella fazione politica che nega l'infiltrazione mafiosa imboccando una pericolosa deriva negazionista. Si smetta dunque di assimilare l'uno all'altro - ha concluso Tajani -: da un lato ci sono dichiarazioni imprudenti, dall'altro fatti e azioni gia' al servizio di Milano".

FIANO: "ESPRESSA VOLONTA' IMPORTANTE" -  "Contro un centrodestra che ha dichiarato di voler cancellare la Commissione Antimafia, è importante la volontà espressa oggi da Gherardo Colombo di guidare il comitato per la legalità a fianco di Beppe Sala e della Commissione che noi non cancelleremo. La lotta alla corruzione e la gestione trasparente saranno le bandiere del centrosinistra per Palazzo Marino". Cosi' Emanuele Fiano, deputato milanese del Partito Democratico sulla decisione di Beppe Sala.








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