Milano

Sala: "Cornelli, sono perplesso. Referendum? Spero votino in tanti"

Il sindaco di Milano sulle possibili primarie del centrosinistra verso le Regionali e sul referendum di domenica

"Sono un po' perplesso non tanto sulle primarie quanto perche' ho visto che Roberto Cornelli da un lato ha firmato un appello che diceva 'facciamo in fretta'. E dall'altro e' evocato come possibile contendente alle primarie. Volevo cercarlo per capire". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, interrogato questa mattina dai giornalisti che gli hanno chiesto la sua opinione sulla possibilita' di primarie del Centrosinistra per decidere il candidato alle regionali lombarde. L'idea di una consultazione e' tornata in pista dopo alcune indiscrezioni di stampa, che darebbero l'ex segretario metropolitano del Pd, ora passato ad Mdp, come indicato dal suo partito per sfidare Giorgio Gori. "Io non cono concettualmente contrario alle primarie, ma ho un atteggiamento di apertura" ha spiegato Sala. Ma "a due condizioni: la prima e' che dobbiamo fare in fretta e la seconda e' che siano serie, cioe' che la persona la compete per altre forze al di fuori del Pd sia qualcuno che compete perche' puo' lasciare una traccia e perche' puo' prendere una buona percentuale" ha concluso.

"Mi auguro che in tanti vadano a votare", ha invece commentato Sala a chi chiedeva un'opinione sulla possibile riuscita del Referendum per l'autonomia, per cui si vota domenica. Se andasse a votare meno del 50 per cento sarebbe un flop? "Non so se si possa definire proprio un flop perche' alla fine la gente va a votare in quella misura li'. C'e' differenza tra il 35, 40 o 45 per cento? Vediamo quanta gente va a votare" ha risposto quindi il sindaco. A chi gli ha chiesto se parteciperebbe, in caso di vittoria del si', alla squadra bipartisan annunciata dal governatore Roberto Maroni per andare in missione a Roma a chiedere maggiore autonomia, ha risposto: "Dico che bisogna capire su cosa la Lombardia in caso di vittoria vorra' chiedere piu' autonomia. Non siamo d'accordo su tutto, ma solo su alcune tematiche". Per cominciare pero' bisogna "vedere il risultato elettorale e poi ci siederemo al tavolo". "Credo che la vittoria andra' misurata da due punti di vista: la percentuale di consenso e il numero dei votanti" ha concluso.

"Confermo, voterei si' al referendum lombardo sull'autonomia", dice Sala nel corso di un'intervista pubblica con Panorama a Milano: "Qualcuno ha sorriso quando io e altri sindaci del Pd abbiano detto che voteremmo si' perche' poteva sembrare che ci accodassimo all'iniziativa di Maroni, ma un risultato e' stato ottenuto, non si parla piu' dell'idea di tenersi le tasse ma si parla dell'autonomia operativa del fare e delle competenze, e in parte questo cambiamento e' merito nostro". "A volte mi accusano di essere troppo gentile con Maroni", ha proseguito Sala, "ma gli ho detto che non poteva rifare lo scherzo della campagna elettorale quando disse che il 75% delle tasse sarebbe rimasto in Lombardia, il che non e' accaduto. Dunque voterei si', e spero anche in buona affluenza. Penso che il si' vincera' nettamente, la nostra curiosita' e' capire quanta gente andra' a votare".

Referendum, Alfieri: "Sotto il 50% è flop per Maroni" -  Cosi' Sul referendum, Alessandro Alfieri, segretario regionale Pd, commenta invece così le dichiarazioni di oggi del presidente Maroni in vista del voto del 22 ottobre: "I leghisti sono partiti con il chiedere un plebiscito ai lombardi, poi sono passati via via dal 60% al 40%. Oggi Maroni dice che sara' soddisfatto se andra' a votare almeno il 34% dei lombardi come al referendum del 2001 a livello nazionale. L'asticella scende sempre di piu'. Ma la verita' e' evidente per tutti: un'affluenza sotto il 50% sarebbe un vero flop per Maroni".







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