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Milano
Sala: "Dipendenti pubblici, serve riforma. Smartworking? Non può essere norma"
Giuseppe Sala

Sala: "Moda è centrale per Milano, dobbiamo creare una normalità diversa"

 "La moda e' fondamentale per questa citta' perche' Milano e' moda e la moda e' Milano", adesso bisogna reagire, far vivere la citta', reinventarsi e "costruire una nuova normalita'". Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, intervenendo durante la conferenza stampa della Milano Digital Fashion Week, al via da oggi, fino al 17 luglio, l'evento che per le misure anti covid, si terra' in versione digitale, con le collezioni uomo per la primavera-estate 2021 e le pre-collezioni uomo e donna che vengono presentate, infatti, con sfilate a porte chiuse, interviste live, short film. Il tutto da seguire in streaming su una piattaforma ad hoc. "La citta' sara' sempre una casa per voi, noi saremo sempre con voi e in questo momento critico dobbiamo fare il meglio che possiamo" ha aggiunto Sala. 

Certo, l'evento digitale "e' qualcosa di diverso ma ora non e' il caso di preoccuparsi tanto di tornare al business di sempre il prima possibile. Dobbiamo cercare una nuova normalita', una normalita' diversa. Abbiamo imparato la lezione nei mesi scorsi e lavorando sul potenziale della citta' possiamo tornare alla brillante situazione di sempre". Un concetto riproposto dal sindaco anche su twitter: "In questo tempo difficile abbiamo imparato grandi lezioni che accompagneranno il nostro domani. Ora tutti noi abbiamo davanti un compito enorme, ma essenziale: costruire una nuova normalita'". "La Milano Digital Fashion Week - ha scritto Sala - dimostra che si continua a creare e a far vivere la citta' rispettando le norme di sicurezza e il distanziamento sociale, confermando cosi' il senso di responsabilita' che la nostra citta' ha dimostrato in questi mesi nel combattere l'epidemia".

Sala: "Smartworking non può essere la normalità"

Il sindaco è tornato anche a parlare di smartworking:  "E' evidente che una parte della citta' e' ferma perche' qualcun altro non lavora in presenza. Capisco che c'e' una necessita' di smart working, pero' non consideriamola normalita'. Se dovessimo considerarlo normalita' dovremmo ripensare la citta' e ripensare la citta' richiede tempo". Lo ha detto a Sky TG24 il sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Mi dicono - ha proseguito - che difendo bar e ristoranti, certo che li difendo, ma non penso solo a loro, penso ai taxi, a tutto il mondo dello spettacolo, gente che normalmente non ha un contratto a tempo determinato, vive se lavora. Che cosa fanno queste persone se la citta' e' vuota?".

Amendola: "Rispetto Sala ma no a riforma con differenziazione salariale"

In merito alle dichiarazione del sindaco Sala circa il fatto che dovrebbe essere tenuto in considerazione il costo della vita nella formulazione dei salari nella pubblica amministrazione, il ministro degli Affari Europei, Enzo Amendola, ad Agorà Estate, commenta: "Rispetto tantissimo il sindaco Sala però riformare la pubblica amministrazione partendo dalla differenziazione salariale non mi pare un'idea rivoluzionaria". Così in merito alle parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Secondo Amendola "incentivi, merito, sono assolutamente centrali per riformare i contratti e rendere la pubblica amministrazione più all'altezza ma dire che un insegnate del sud che lavora nelle zone più complicate del paese debba guadagnare di meno non la trovo un'idea rivoluzionaria".

Sala: "Stipendi pubblici, serve una vera riforma"

E sul tema dei salari dei dipendenti pubblici il sindaco di Milano è tornato a parlare proprio oggi: "Ogni citta' ha le sue peculiarita' ed e' necessario affrontare la questione. Il nostro e' il Paese delle non riforme, ma se vogliamo fare un passo avanti rispetto al mondo del pubblico e' necessario pensare ad una riforma significativa". Intervistato dalla Tgr Lombardia Giuseppe Sala, e' tornato sul tema degli stipendi dei dipendenti pubblici tra nord e sud, che nei giorni scorsi ha creato una piccola polemica a livello nazionale. Il sindaco aveva infatti sottolineato che il costo della vita a Milano e a Reggio Calabria e' sostanzialmente diverso. "Nel mondo del privato - ha aggiunto quindi Sala questo pomeriggio - ci sono differenze di retribuzione significative tra Nord e Sud. Lo Svimez  parla di un 20%. Ma se si tocca il pubblico diventa un tabu'. Di pubblico non si puo' discutere e questo diventa un problema".  Il primo cittadino milanese ha quindi ricordato come "in Italia ci sono 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici e spesso tutti noi ci lamentiamo di come funziona il sistema pubblico. Se si tenta di ipotizzare qualcosa che vada verso una riforma delle regole c'e' un'alzata di scudi". Il sindaco ha infine spiegato come a Milano "abbiamo recentemente siglato con i rappresentanti sindacali e i nostri dipendenti un accordo integrativo che mira a concedere una variabilita' nello stipendio in funzione della performance che, per un dipendente pubblico, deve voler dire una cosa: il servizio al cittadino".

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