Milano

Sala: "Gallera ha perso autorevolezza ma ancora al suo posto, un paradosso"

Il sindaco punta su ambiente e mobilità per l'era post Covid a Milano e si dice disorientato dalle dinamiche che stanno avvenendo nel Governo e in Regione

Sala: "Gallera ha perso autorevolezza ma ancora al suo posto, un paradosso"

"L'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera ha perso in autorevolezza da tempo. E questo non è un bene per lui né per noi. La situazione di sostanziale stallo, con l'assessore sfiduciato di fatto ma ancora al suo posto è paradossale", ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un'intervista a 'Leggo'. "Nell'emergenza, poi, ci si sarebbe aspettato dalla giunta segnali di cambiamento. A partire dagli ospedali che in Lombardia erano considerati il punto di forza ma con il virus tutti i malati sono stati ricoverati e quei luoghi sono diventati centri di contagio. Tutti sono andati negli ospedali perché quello che manca è il presidio territoriale, fatto di medici di base e consultori. In questo senso ci si sarebbe aspettato una ammissione di colpa e la volontà di cambiare passo", ha aggiunto.

Sala: dopo il Covid punto su ambiente e mobilità

A Milano dopo la crisi del coronavirus servono "discontinuità e cambiamento. La discontinuità è la consapevolezza che non si possa solo subire l'impatto della pandemia. Il cambiamento è inteso come i grandi temi che innervano le metropoli, dall'equità sociale all'ambiente. Con il Covid sento nella gente un'ambizione diversa nella gestione della propria vita in città", prosegue il sindaco nell'intervista in merito alla sua ricandidatura alla guida della città. "Le città stanno pagando salato il prezzo della pandemia -continua- ma i milanesi vogliono vivere a Milano, solo in maniera diversa. In particolare ho in mente la questione ambientale e la mobilità. E quindi due macrorivoluzioni". La prima "sul trasporto pubblico urbano ed extra urbano puntando su mezzi meno inquinanti. La seconda è muoversi meno, ovvero tutti i servizi nel raggio di 15 minuti a piedi o in bici". Milano, spiega Sala, "è una serie di periferie, su alcune abbiamo lavorato bene su altre meno bene, ma abbiamo lavorato. Un esempio, il Corvetto, quartiere a Sud di Milano, dove stiamo traslocando mille dipendenti nei nuovi uffici. E dove c'è un cavalcavia che ha fatto il suo tempo e su cui sarei voluto già intervenire, cosa che farò nel prossimo mandato". L'opposizione "lavorerà sui soliti temi: sicurezza, immigrazione e periferie. Vedremo chi convincerà i milanesi. Credo vincerà non tanto chi è capace di citare il problema, ma chi è credibile nel risolverlo". 

Sala: Conte bene nella prima fasem ora mi disorienta

"Sono più positivo su quanto ha fatto all'inizio" dal governo Conte, "meno tranquillo su quello che sta facendo, sono disorientato come tutti gli italiani da questo dibattito sul rimpasto", spiega nell'intervista Sala. "Per me la questione non è tanto fare un rimpasto per ribilanciare il peso dei partiti, quanto piuttosto mettere al Governo le persone più esperte e disponibili. Avendo chiaro che ci troviamo nel momento storico più difficile dal dopoguerra", continua. "Per cui chiamalo rimpasto, chiamalo come vuoi, la domanda è sempre la stessa. Al governo ci sono persone di assoluta esperienza, navigate, che conoscono il territorio che hanno fatto esperienze operative per gestire la situazione? Io non spero nel rimpasto, io spero che arrivino persone qualificate", sottolinea il primo cittadino.







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