Milano
Milano, Sala: l'immigrazione serve, ma le espulsioni vanno eseguite
L'accoltellamento del vice ispettore alla stazione di Lambrate infiamma la polemica politica. Il sindaco Sala: "L'aggressore doveva essere espulso"
Agente ferito a Milano, Sala: "Al governo qualcuno non ha fatto il suo dovere"
L'aggressione di Christian di Martino, 35enne Vice Ispettore della Polizia di Stato, alla stazione di Lambrate di Milano sta scatenando come era immaginabile forti reazioni politiche. Il vicepremier Matteo Salvini si è recato in visita privata all'ospedale Niguarda dove i medici hanno salvato la vita all'agente, ma non ha rilasciato dichiarazioni. Diversamente da alcuni suoi colleghi di partiti.
Sala: l'immigrazione serve, ma le espulsioni vanno eseguite
"L’immigrazione serve. Negarlo vuol dire vivere scollegati dalla realtà. E, in ogni caso, è una questione di umanità. Decine di migliaia di immigrati vengono sfruttati e umiliati nei campi per permetterci di avere sulle nostre tavole i buoni prodotti della nostra terra. Non possiamo più continuare a girarci dall’altra parte. Ma è altrettanto evidente che se una Questura emette un decreto di espulsione, poi va eseguito. E diciamo la verità, quasi mai avviene". Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, torna sul tema immigrazione dopo il grave accoltellamento di un poliziotto alla stazione di Lambrate da parte di un 37enne marocchino irregolare in Italia. "Queste - afferma Sala in un post sui social - sono solo regole di buon senso, che però andrebbero applicate. Se invece vogliamo continuare a perdere tempo in logoranti dibattiti pseudo politici, che la gente non capisce più, facciamo appunto pseudo politica e non vera politica. Con i risultati che vediamo tutti".
Cecchetti (Lega): "Una tragedia annunciata"
Così Fabrizio Cecchetti, segretario della Lega in Lombardia: "La tragedia accaduta questa notte a Milano, con un eroico giovane vice ispettore - cui rivolgiamo le nostre preghiere per una completa guarigione e un ringraziamento per aver rischiato la sua vita - gravissimo dopo aver ricevuto diverse coltellate da un marocchino irregolare, con diversi precedenti, che aveva appena aggredito e ferito una donna nella stazione ferroviaria di Lambrate, era annunciata. (...) Non contiamo più le aggressioni quotidiane, le risse, gli accoltellamenti, le rapine, gli stupri, oltre alle occupazioni abusive di immobili comunali, oltre allo spaccio ad ogni angolo della città, oltre al degrado... Da diversi anni Milano è la prima città in Italia, a livello percentuale, per crimini commessi e denunciati. Ma la pessima giunta comunale guidata dal sindaco Sala, proseguendo il pessimo precedente lavoro della giunta Pisapia, ha sempre preferito il lassismo alla legalità, si preferisce chiudere anticipatamente i locali, penalizzando gli esercenti, che controllare le strade infestate da spacciatori e teppisti, si utilizza la Polizia municipale solo per fare multe agli automobilisti piuttosto che per controllare le aree calde".
Verri (Lega): "Massima onorificenza per l'agente eroe"
"Solidarietà e vicinanza all'agente eroe che questa notte è stato accoltellato da un marocchino irregolare con svariati precedenti" Cosi Alessandro Verri, Capogruppo della Lega in Consiglio Comunale. "La situazione alla stazione di Lambrate è sempre più preoccupante; solo due settimane fà un uomo aveva spinto una donna sui binari dei treni, oggi l'episodio più grave. Lambrate è solo una delle tante aree abbandonate al degrado da questa amministrazione, che contina a non prendere sul serio la questione sicurezza. Il grave e incredibile silenzio della giunta sul fatto occorso questa notte sta a dimostrare la lontananza dell'attuale amministrazione da tutto ciò che accade nella nostra città, in particolar modo da quello che concerne la sicurezza dei suoi cittadini. Serve dare un segnale, magari cambiando i vertici dell'assessorato alla sicurezza, tornando a presidiare il territorio. Come Lega proporremo il conferimento della Medaglia d’Oro al vice ispettore capo della Polizia di Stato Christian Di Martino, emblema di abnegazione e di coraggio nell’espletamento della sua attività a tutela della sicurezza nella nostra città."
Majorino (Pd): "Sicurezza, serve una grande intesa bipartisan"
Solidarietà all'agente è giunta anche da centrosinistra ed in particolare dal Pd, per bocca del deputato Matteo Mauri e del capogruppo in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino. Che ha lanciato una proposta: "Da mesi diciamo che serve una grande intesa bipartisan sulla sicurezza tra tutte le istituzioni. Per questo chiediamo alla destra di votare martedì prossimo in Consiglio regionale la mozione presentata dal nostro consigliere Gian Mario Fragomeli, che chiede di cancellare i tagli operati sulla sicurezza con il bilancio regionale di previsione 2024, di stanziare nuove risorse per sostenere i progetti di sicurezza urbana, di insistere con il Governo per aumentare gli agenti di polizia in tutta Italia e quindi anche in Lombardia e tanto altro".
Sala: "E' il governo che non ha fatto il proprio dovere"
E parlando di sicurezza e forze dell'ordine, è intervenuto anche il sindaco di Milano Beppe Sala: "I delinquenti acclarati devono essere rimpatriati e intendiamoci, il punto è chi fa che cosa. Quindi anche il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere". Sala ha sottolineato che "se c'è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell'ordine o i cittadini" e in questo caso è "chiaro di chi è la responsabilità".
"Vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia - ha detto Sala a margine di Orticola, la mostra mercato di fiori -. La persona che ha colpito" l'agente "era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo, firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Se c'è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo". "Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell'ordine o i cittadini. Quindi in questo caso la responsabilità è chiaro di chi è - ha concluso -. Questo non è un caso isolato qui ormai l'idea è che tanto non succede nulla e che tanto si può delinquere. Quindi ci deve essere certezza della pena e chi sbaglia deve pagare. Altrimenti sono sempre le città e i cittadini a pagarne le conseguenze e non va bene".
Fontana replica a Sala: "Il governo fa la sua parte, sono i meccanismi che non funzionano"
"Il governo mi sembra che stia facendo la sua parte, sono i meccanismi che purtroppo impediscono di allontanare chi non dovrebbe rimanere sul nostro territorio". Così il governatore lombardo Attilio Fontana ha replicato a quanto detto dal sindaco Sala. "È una cosa che anche noi diciamo da tanto tempo, che bisognerebbe consentire di espellere chi deve essere espulso con rapidità" ha concluso.