Milano

Sala replica a Grillo: "Marcia antirazzista? No, molto di più"

Il sindaco di Milano Beppe Sala replica al post di Beppe Grillo che ha definito quello del razzismo un "falso problema": "Ripensaci: pronto a confrontarmi"

Sala replica a Grillo: "Marcia antirazzista? No, molto di più"

I migranti e il razzismo? "Un falso problema, esclusivamente mediatico": dal suo blog il fondatore dei Cinque Stelle Beppe Grillo ha commentato la manifestazione People che sabato ha portato in piazza a Milano 250mila persone. Chiunque abbia un minimo di buon senso non vede alcun razzismo  ma soltanto un crescente egoismo sociale. Ma alloracosa sta succedendo? Sembra che il paese non voglia confrontarsi con i suoi 'veri fantasmi'. Se fosse una manifestazione contro l'egoismo, contro il mors tua vita mea, ne sarei felice. Ancora di più, se fosse una manifestazione contro la mafiosità, i favori e le caste... ma  stiamo soltanto sognando. Il paese sceglie falsi problemi - continua Grillo piuttosto che decidere di sostenere i suoi milioni di poveri preferisce disquisire di miliardi per bucare una montagna ed altre questioni che non esistono. Piuttosto che cacciare i mafiosi della politica offre a quella stessa vecchia politica alibi per rifarsi l'ennesimo lifting. Terreno di coltura ideale per i frou frou piddini e berlusconiani: cabaret invece che lotta. Persi nelle nebbie delle primarie si ritrovano nel vuoto nulla impannocchiato in fronzoli", conclude citando Shakespeare.

Parole alle quali ha replicato il sindaco di Milano Beppe Sala con un post su facebook: "Da Beppe a Beppe. Caro Grillo, tu che hai fatto capire a tanti cos’è la partecipazione, dovresti sapere che quando centinaia di migliaia di persone vanno in piazza per farsi ascoltare vanno rispettate. Mi spiace che tu, il fondatore della principale forza di Governo, liquidi questa realtà con sprezzo. Forse non ti piace quello che hai visto perché la gente di Milano non ha detto nessun vaffa? Ti chiedo solo una cosa (se posso permettermi di chiederti alcunché). Prova ad approfondire il senso di ieri. Liquidare la marcia come una manifestazione contro il razzismo è limitativo. Lì c’era molto di più. C’era la Milano dei diritti, ma anche dei doveri. C’era l’urlo di una città che non ci sta a credere in una sola verità e nella semplificazione di una certa visione di società. C’era, soprattutto, l’orgoglio di una città che manifesta, ma al contempo realizza. Solidarietà e sviluppo, legate a filo doppio e interdipendenti. Pensaci. Se vuoi io sono qui e sarei contento di confrontarmi con te su questi temi".







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