Milano

Sala: "Smartworking? Non sono contro, ma non può essere la normalità"

di Fabio Massa

Il sindaco duro nei confronti della gestione dell'emergenze coronavirus della Regione: "Condivido le critiche alla Lombardia"

Sala: "Smartworking? Non sono contro, ma non può essere la normalità"

"Buongiorno Milano diverrà una cosa sporadica, d'ora in poi". Beppe Sala, nella prima conferenza stampa "dal vivo" organizzata dall'associazione Cronisti in Comune in Sala Alessi, si è sottoposto al "fuoco di fila" di domande da parte di tutti i colleghi di stampa, agenzie, online e televisioni.

SMARTWORKING - Nel "Buongiorno Milano" di stamattina il sindaco ha spiegato che va bene lo "smartworking, ma adesso bisogna tornare a lavorare". A domanda di Affaritaliani.it Milano di chiarire, dopo le tante polemiche in rete, soprattutto da sinistra, il sindaco ha spiegato: "Noi stiamo assistendo a un crollo molto significativo dei beni di consumo nel mondo. Dopo le vacanze le aziende devono trovare un equilibrio: vedremo licenziamenti. E credo che le aziende lavoreranno anche sugli spazi. Se uno ha quattro uffici, cercherà di farcela con due soli. Questo è probabile. Ed è quindi necessario che oggi si sia molto poco egoisti. A chi mi critica vorrei dire che vedrò gli precari dello spettacolo. Vaglielo a dire a loro, di continuare lo smartworking. Bisogna essere poco egoisti e pensare che una città non cambia pelle un giorno con l’altro. E non lo dico perché sono fautore di una società dei consumi. Ma se la gente sta in casa qualche ripercussione c’è. Lo smartworking è una leva di flessibilità non una modalità normale. Oggi non sappiamo se a ottobre e novembre tornerà una situazione difficile. Ma oggi se il momento è propizio per tornare in città bisogna farlo. Lo ripeto: non sono concettualmente contro lo smartworking. C’è tutto un mondo che vive sul fatto che gli altri si muovono. Ichino e Ricolfi? Tutti hanno ragione e tutti hanno torto. Ma ci stiamo dimenticando che i lavoratori sono il 40 per cento della popolazione italiana? Se poi per avere consenso bisogna dire solo cose gradevoli e carine allora io non ci sono. Il tema del consenso per me adesso è davvero irrilevante. Io continuerò a dire quel che penso".

LA REGIONE - "Io non sono in condizione di chiedere un commissariamento. Non si può fare una roba del genere. Rimane il fatto che molta della critica a Regione la condivido. Certamente c’è stata una prima fase nella quale non si poteva cambiare. Ma a questo punto bisogna farlo anche perché nessuno sa quanto durerà questa emergenza. Il problema non è cambiare la persona ma la strategia. Quello che mi aspetterai da regione è la serena ammissione degli errori".

RIMPASTO DI GOVERNO - "Non è il momento di persone con buone idee è scarsa esperienza. Quando il presidente Conte dice che non ci sarà rimpasto e va bene così, allora io mi arrendo".

LE CICLABILI - "Sulle piste ciclabili non ho alcun pentimento. Chi amministra deve guardare molto a lungo. E' una operazione che rifarei".

LA RICANDIDATURA - "La decisione di ricandidarmi non dipende assolutamente dall’analisi delle possibilità di vittoria. Quando ho voluto una cosa ho cercato di prendermela. La riflessione è molto più basica. Al di là dell’anno e mezzo da dg, arrivo da 10 anni di lavoro durissimo. Voglio solo capire se ho all’interno le energie per farlo. Ma vi giuro che non mi vedo meglio in nessun altro ruolo".

RAPPORTO CON GLI ALTRI SINDACI - Alla domanda di Dire: a quale sindaco e' contento di assomigliare e a quale e' contento di non assomigliare? Sala risponde: "Il nostro presidente di Anci Decaro e' un sindaco di cui condivido molto e penso che la nostra azione su due realta' cosi' diverse sia molto vicina. Io non assomiglio a De Magistris ma ci vado molto d'accordo. Rimane il fatto che tra sindaci metropolitani ci si parla molto, abbiamo una chat e non vengono fuori particolari differenze". Il sindaco dice anche di parlare "molto" con Marco Bucci di Genova e di averlo fatto altrettanto con Chiara Appendino di Torino. Con Virginia Raggi di Roma, invece, "ho avuto poco bisogno di parlare". 

RUOLO DI M5S E BEPPE GRILLO - "Bisognera' vedere cosa saranno tra poco. Al di la' delle chiacchiere apprezzo cio' che Beppe Grillo sta cercando di fare, sta cercando di svolgere un ruolo di equilibrio molto importante", spiega Sala. "In alcune citta'- dice ggiunge il sindaco di Milano- il M5s e' piu' vicino alla sensibilita' di sinistra, penso a Torino e Milano, in altre citta' alla destra"

METRO E LINATE - Il destino dell'aeroporto milanese di Linate e' ancora molto incerto: la decisione della riapertura dello scalo "alla fine la prendera' il ministero, pero' e' chiaro che dal punto di vista di Sea oggi non c'e' un piano di riapertura" per scarsita' di domanda da parte dei passeggeri. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, lo ha detto durante l'incontro organizzato dall'associazione 'cronisti in Comune', parlando della ripartenza e della linea metropolitana, in costruzione, che colleghera' il centro della citta' all'aeroporto. "L'accelerazione che io avevo impresso sulla M4 non era tanto per poter mettere una medaglietta prima della fine del mandato, ma perche' ritenevo estremamente importante avere Linate collegata con una citta' con dieci milioni di turisti- ha spiegato il sindaco, ma "ad oggi tecnicamente serve relativamente averla per cui non voglio accelerare. Voglio mettere la giusta pressione ma - ha concluso - non deve essere in questo momento una corsa contro il tempo".

fabio.massa@affaritaliani.it








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