Milano
Sala: "Sto con il Pd ma Renzi è indisponente. Pisapia? Alleanza impossibile"
Il sindaco di Milano Beppe Sala: "Sto con il Pd ma Renzi è un po' indisponente. Alleanza con Pisapia impossibile anche a causa della personalità del segretario"
"Temo che l'alleanza tra Renzi e Pisapia sia impossibile, io sto col Pd ma Renzi e' un po' indisponente": cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un'intervista al Corriere. "Non si arrivera' a nessuna intesa tra Pd e Insieme prima delle elezioni", e' la certezza di Sala, "lo dico con rammarico, ma vedo qualcosa che si avvicina molto a un'ostilita'". "Temo che l'unica soluzione sia che ognuna di queste componenti sfidi non solo l'altra ma tutto l'arco costituzionale, in termini di proposte. Gli elettori decideranno", ha spiegato il primo cittadino di Milano.
Per quale motivo e' impossibile un'alleanza vasta di centrosinistra? "In parte e' legato alla personalita' di Renzi", ha detto Sala, "ma onestamente non ho visto segni di convergenza. Ho sentito buone idee, in entrambi i campi. Ripeto: io sto col Pd. Ma nel discorso di Bersani mi e' piaciuto ad esempio il passaggio sulla necessita' di nuovi investimenti". "Stimo Gentiloni", ha detto il sindaco di Milano, "ha ereditato una situazione difficile. Compatibilmente con quanto poteva fare, ha fatto il meglio. A lui va la mia riconoscenza da italiano. Non penso sia troppo morbido. Ma un conto e' fare un anno; non so se riuscirebbe a reggere un mandato lungo, con Renzi che lo incalza il mattino, il pomeriggio e la sera".
Sui migranti, Sala ha lanciato una proposta: "I milanesi ce l'hanno con quelli che vedono bighellonare senza far niente. Non possiamo tenerli qui per anni e limitarci a sfamarli. La sfida e' farli lavorare". Come? "In Germania i migranti si impegnano a studiare il tedesco e a lavorare per 500 euro al mese, in attesa che la magistratura stabilisca se hanno diritto di restare o no. Il modello e' questo".
"CONDANNA PER IL CASO EXPO? MI SEGNEREBBE MA PROSEGUIREI IL MANDATO" - "Non minimizzo nulla: so che i miei destini politici e amministrativi sono legati a quel che succedera'" nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano su Expo, ma "non sono in gioco le mie dimissioni?". Cosi' Sala. "Vorrei chiarire una leggenda secondo cui sarei accusato di aver pagato troppo gli alberi: non e' cosi'", premette l'ex ad di Expo 2015 in riferimento alla branca dell'inchiesta che lo vede indagato per turbativa d'asta nell'ambito dell'appalto sul 'verde'. "La transazione con il fornitore e' stata verificata dall'avvocatura dello Stato e dall'Anac - sostiene Sala - Nessuno potra' mai accusarmi di aver fatto gli interessi di qualcuno. Stiamo parlando di procedure complesse". "So che, se ho fatto errori, li ho fatti solo con l'intento di portare a termine Expo, senza favorire nessuno. Attendo con serenita' le decisioni della magistratura". "Mi ero autosospeso perche' volevo fare una riflessione", aggiunge con riferimento alla decisione presa a meta' dicembre quando emerse l'altra accusa, quella di falso materiale e ideologico. "Certo una condanna segnerebbe un punto fondamentale nel mio curriculum politico e comunque segnerebbe me. Ma di sicuro finiro' il mandato di sindaco".