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Milano
Sala supera di poco Parisi. Il Pd tiene, Forza Italia doppia la Lega
Beppe Sala e Stefano Parisi

di Fabio Massa

Finisce a una incollatura. Beppe Sala avanti, in testa dalle 4.15 precise. Stefano Parisi sempre colmo di ironia, ma dietro dalle 4.15 precise. A 1248 sezioni su 1248 Sala è al 41,7 per cento. Parisi al 40,78 per cento. Alla fine il distacco è di meno di un punto percentuale. Gianluca Corrado (M5S) è di poco sopra il 10 per cento (10,06), Basilio Rizzo (Milano in Comune) al 3,56 per cento. Il radicale Marco Cappato all’1,88 per cento, Nicolò Mardegan (NoixMilano, CasaPound) all’1,12 per cento, Natale Azzaretto (comunista) allo 0,41 per cento, Maria Teresa Baldini (Fuxia People) allo 0,21%, Luigi Santambrogio (Alternativa Municipale) allo 0,28 per cento. Il tutto con una affluenza che continua a crollare, dal 2011 ad oggi. Il 12 maggio 2011 per la sfida Pisapia-Moratti al primo turno l’affluenza fu del 67,6 per cento. Il 25 maggio 2014 fu del 60 per cento. Il 5 giugno 2016 l’affluenza definitiva è del 54,67 per cento. Un crollo verticale.

Tornando ai risultati, al ballottaggio vanno ovviamente Beppe Sala e Stefano Parisi, praticamente appaiati. Appassionante la sfida sulle preferenze. In Forza Italia la più votata è Mariastella Gelmini, che chiude a 12mila preferenze. Secondo Pietro Tatarella attorno a 5.500. Seguono Gianluca Comazzi e Silvia Sardone, praticamente appaiati, e Alessandro De Chirico. Basso il risultato di Milano Popolare, che malgrado il restyling nel nome, resta come forza elettorale quella di Ncd: tra l’altro il più votato non è Maurizio Lupi, il capolista, ma Matteo Forte, il consigliere comunale uscente, con oltre 2mila preferenze. Nella Lega Nord, ovviamente va alla grande Matteo Salvini, che chiude attorno a 8mila preferenze, secondo Alessandro Morelli, terzo Max Bastoni. L'ex sindaco Gabriele Albertini (Io corro per Milano) porta in dote qualcosa più di 1.400 preferenze, Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia) oltre 2.300.

Nel Movimento 5 Stelle la più votata è stata Patrizia Bedori, con quasi 1.300 preferenze, seguita a grande distanza da Simone Sollazzo e Francesco Forcolini.

A sinistra la lista Beppe Sala arriva a quota 7,67 per cento. La più votata è Cristina Tajani, che chiude attorno a 1.300 preferenze. Secondo Marco Fiorenzo Galli, terzo l’assessore al commercio uscente Franco D’Alfonso. Il Partito Democratico sfiora il 29 per cento (comunque in forte arretramento rispetto ai risultati monstre delle Europee, in città prese il 44 per cento). Pierfrancesco Majorino, è a oltre 7.500 preferenze. Maran si piazza secondo a oltre 5mila, Rozza e Granelli sono appaiati a oltre 3mila voti. A quattro cifre anche Anna Scavuzzo, Beatrice Uguccioni e Milly Moratti (oltre mille preferenze). Nella lista Sinistra per Milano grande risultato di Filippo Del Corno, quasi 2mila preferenze. Oltre quota 1400 la segretaria di Sel Anita Pirovano e Paolo Limonta. Molto bassa la capolista moglie di Roberto Vecchioni Daria Colombo, attorno a 800.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

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