Milano

Coronavirus, Sala: a fine emergenza una Costituente. Serve stagione di riforme

"Essere efficienti è un obbligo", per Sala bisogna smantellare la burocrazia sul fronte dei poteri locali e della giustizia

Sala: una Costituente dopo il virus. Avviare una stagione per le riforme

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, intervistato dal quotidiano La Stampa, parla della sua ricetta per ripartire una volta usciti dall'emergenza Coronavirus. Quel che servirà al Paese secondo Sala è "una nuova Costituente per far ripartire l' Italia dopo il virus". "Credo - spiega Sala - che sia forse arrivato il momento di avviare una stagione per le riforme. Ho in mente due capitoli.  Primo: il potere dello Stato e i poteri locali perché l'attuale struttura amministrativa è del secolo scorso e non consente di essere veloci. Con 20 Regioni, 8000 comuni, un centinaio di province e 14 città metropolitane si perde immediatezza e la responsabilità è suddivisa in mille centri di potere. Il sistema a 20 Regioni, che quest' anno compie mezzo secolo, è forse arrivato al capolinea. Secondo: la giustizia perché l' articolo 102 della Costituzione impedisce di istituire giudici speciali ma in realtà si sono venute a verificare situazioni nelle funzione pubblica che pongono legittimi dubbi al riguardo. Insomma, tanto sul fronte dei poteri locali che della giustizia bisogna smantellare la burocrazia. Siamo passati da un periodo dove l'Italia restava la quinta o sesta potenza industriale pur rimanendo inefficiente ad una realtà dove più Paesi ci superavano fino all' attuale crisi del coronavirus che amplifica il tutto. Dunque essere più efficienti non è un' opzione, è diventato un obbligo".

Il primo cittadino di Milano aggiunge che "l'interrogativo è soprattutto chi deve farlo perché chi oggi ci rappresenta in Parlamento non aveva - ne poteva avere - la consapevolezza di cosa sta avvenendo ora e d' altra parte non era incline, per le ragioni più diverse, a modernizzare lo Stato anche prima del coronavirus. Ecco perché ritengo che non è possibile fare le riforme in maniera canonica. Questo è il motivo perché come nel Dopoguerra Alcide De Gasperi lanciò la Costituente che ci regalò la Costituzione, il presidente Sergio Mattarella potrebbe oggi lanciare una nuova Costituente. Abbiamo un Capo dello Stato straordinario che non ha certo bisogno dei miei consigli ma se potessi azzardarne uno, direi questo: è il momento di una nuova Costituente repubblicana". Secondo Beppe Sala "senza negare il legittimo ruolo del Parlamento, servirebbe spazio per chi amministra localmente ovvero rappresentanti di sindaci e presidenti di Regioni". L'obiettivo della Costituente deve essere quello di "modernizzare le istituzioni, rendendole compatibili con la complessità e l'internazionalità in cui ci troviamo ad operare. Questa crisi ci porta a dire che l'Italia non può permettersi di chiudersi nei suoi confini in una visione autarchica, rifiutando l'idea di essere parte della comunità internazionale. Il dibattito Europa sì-Europa no è fuori da ogni logica: bisogna andare oltre queste sciocchezze, facendo ciò che già possiamo. Ad esempio l'Ue ora consente di adoperare i fondi strutturali non utilizzati - valgono circa 50 miliardi - dunque prendiamoli e gestiamoli, a cominciare dal territorio più colpito dalla pandemia". 

Sala affronta anche il tema del dopo virus dal punto di vista sociale. "Sarà molto importante capire come ci muoveremo, come staremo assieme negli spazi pubblici e come daremo un contributo alla ripartenza di Milano in funzione delle nostre capacità. Ad esempio bisognerà tornare a lavoro in funzione dell'età che si ha e dunque proteggere coloro che sono più a rischio, tenendoli a casa, e puntare per il rilancio su coloro che possono dare più garanzie. Servirà molta flessibilità. Dovremo applicare la nostra esperienza con modalità differenti". Secondo il sindaco di Milano difendere gli anziani e mantenere le distanze sociali "saranno due regole-base che dovremmo rispettare nei prossimi mesi. Poi ci sarà il comportamento dei singoli, credo che per un certo periodo continueremo ad indossare mascherine - affrontando la necessità di averne nelle quantità necessarie - e poi vi sarà il bisogno di una app che, con limiti temporanei della privacy, sia capace di aiutarci nella vita di tutti i giorni, potendo segnalare i movimenti di una persona che si è ammalata in modo che gli altri capiscano se sono stati a contatto". Quanto alla riapertuea delle scuole, Sala ha risposto "Al momento non mi pare che ci sia alcuna previsione realistica. E' chiaro che è un anno scolastico totalmente deviato. Sarebbe bello coniugare lo sforzo di famiglie e insegnanti per far studiare i ragazzi da casa con un atteggiamento comprensivo sui voti da parte degli insegnanti". 







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