Sala vuole essere sentito dai pm: giovedì riferisce in consiglio. Inside
Beppe Sala ha chiesto di essere sentito con una certa urgenza dalla Procura Generale: ecco la sua strategia dopo il colloquio con il pg
Di Paola Bacchiddu e Fabio Massa
Ha chiesto di essere sentito con una certa urgenza dalla Procura Generale, il sindaco Beppe Sala, autosospesosi dal suo incarico dopo che il suo nome era finito tra gli indagati nell’inchiesta sul maxi appalto della piastra Expo, prima achiviata dai pm e poi avocata da Felice Isnardi, magistrato della Procura Generale.
Dopo il colloquio nell’ufficio del capo della Procura Generale, Roberto Alfonso, sarebbe questa la strategia emersa dai legali del sindaco. L’obiettivo di far sentire Sala ai magistrati è quello di cercare di capire se, oltre a quelli già noti, vi siano altri filoni di inchiesta dove l’ex Commissario Expo possa risultare indagato. Che infatti ci siano altri filoni di indagine è cosa non solo probabile, come ha scritto Affaritaliani. Il sindaco vuole vederci chiaro, poiché teme che alla chiusura di un caso che non lo preoccupa più di tanto (la piastra), ne succeda subito un altro e poi un altro ancora in un crescendo rossiniano di difficoltà politico-giudiziarie.
Quella di farsi sentire subito dai magistrati, forse già domani, è una mossa che spiegherebbe perché la riunione dei capigruppo di oggi, a Palazzo Marino, abbia annullato le sedute di Consiglio di oggi, già prevista in calendario. Pare che pure quella di mercoledì potrebbe saltare, in favore di una seduta del giovedì nella quale Sala dovrebbe fare chiarezza. Il sindaco vorrebbe infatti presentarsi in Consiglio a riferire non prima di aver avuto dai magistrati altre delucidazioni sul suo conto, oltre al cordiale colloquio di oggi tra il suo legale e la Procura Generale.