Milano

Salone dell'Auto: tutti vogliono Milano. Ma le periferie...

Milano fa il botto e conquista anche il Salone dell'Auto di Torino. Tutti vogliono il palcoscenico meneghino. Ma le periferie languono

Salone dell'Auto: tutti vogliono Milano. Ma le periferie...

Milano fa il botto. Conquista anche il Salone dell’Auto già di Torino. E chi è dotato di memoria ricorda che fu un certo Enrico Pazzali, ai tempi ad di Fiera Spa, e oggi presidente di Fondazione Fiera, a provare per primo a strappare il salone dell’Auto… Assalto fallito, ma tutto torna. Milano, tornando al punto, mette in ginocchio l’asse MiTo, subito dopo aver restituito il Salone del Libro (che per Torino sembra foriero di guai) ma solo perchè, di mezzo, c’è il Lingotto, di “nobili” origini. Ormai tutti vogliono Milano. Grandi eventi, concerti, fiere e mostre, vivono con l’imperativo: “basta che si faccia a Milano”. Perché il successo del “Fuori Salone”, partito col design, passato per la moda, ormai dilaga. Sarà l’effetto Expo, sarà la vittoria sulle Olimpiadi invernali, sta di fatto che il capoluogo lombardo, vuoi per l’efficienza, vuoi per la centralità europea, ha conquistato investitori e stakeholder. Un bel risultato per Beppe Sala che tra due anni (poco meno) dovrà decidere se continuare o meno la cavalcata meneghina o puntare su palazzo Chigi. Resta un punto da chiarire, perché se Milano è il palcoscenico naturale dei grandi eventi, se la città ha nel carniere una decina di grandi progetti urbanistici, con annessa crescita e tanti posti di lavoro, l’ossessione periferie resta tale: risposte poche. E la Lega è forte soprattutto nei quartieri che languono. Problema da risolvere, soprattutto per il Pd, se vuol continuare ad esistere, oltre il Modello Milano.

il Diavolaccio








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