Milano

Saloni Libro, la disfida dei conti. Da Maroni il 20% dei soldi del Piemonte

Quando si parla del successo di Torino sarebbe bene dire che Milano sta usando cinque volte meno le risorse di Torino, almeno a livello regionale

di Fabio Massa

A bilancio zero c'era e zero ci sarà. Anche perché non è competenza dei capitoli del settore cultura di Regione Lombardia "finanziare" il Salone del Libro. Questione lunga e complessa, quella che riguarda il rapporto conflittuale tra Torino e Milano e sui relativi saloni (Tempo di Libri e Salone del Libro). La Regione Piemonte ha investito nel passato e continua ad investire massicciamente sull'evento del Lingotto. Così come la città di Torino. Insomma, è un sistema che si attiva per sostenere la manifestazione. Al punto che uno degli editori più importanti del Paese, Mauri di GemS, aveva deciso - in una intervista al Corriere - di lanciare un pietrone nello stagno chiedendo alle istituzioni milanesi (e in particolare a Maroni) di impegnarsi economicamente molto di più per sostenere Tempo di Libri. Stesso discorso fatto su IlLibraio.it, in una intervista di Antonio Prudenzano, la presidente della Fabbrica del Libro, Renata Gorgani: "Spero che Sala e Maroni ci sostengano sempre di più, certo. A Torino quest’anno sono state messe in campo cifre enormi. Mi piace pensare che Comune e Regione ci aiutino non solo a sostenere, ma anche a immaginare Tempo di Libri. E su questo punto devo dire che il loro contributo è già arrivato per la prima edizione". E dunque, in attesa di vedere i conti del Comune sulla prima edizione e le previsioni sulla seconda, l'interrogativo su che cosa abbia fatto Regione Lombardia, è assolutamente d'attualità. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, Tempo di Libri aveva vinto un bando straordinario dipendente dalla presidenza, quindi direttamente da Maroni, del valore di circa 50mila euro. Palazzo Lombardia, sempre con la presidenza, aveva investito circa 100mila euro per la realizzazione del suo stand, nel quale c'era un pregevole lavoro iconografico e video sulle bellezze della Lombardia. Uno stand che Roberto Maroni aveva lodato molto. Ad ogni modo, l'investimento su Tempo di Libri direttamente della Regione è stato di circa 150mila euro. E dunque, i fondi pubblici impiegati sono stati di questo ammontare. E la Regione Piemonte? Nell'ultimo bilancio disponibile si parla di euro 737mila. E in più ci sarebbe la disponibilità a coprire i buchi della Fondazione per il libro, che avevano portato gli editori a preferire la via di Milano.
Insomma: quando si parla del successo di Torino forse sarebbe bene dire che Milano sta usando, fatti i conti, cinque volte meno le risorse di Torino, almeno a livello regionale. Che cosa succederà nel prossimo futuro? Non è dato saperlo. Il settore Cultura ha zero euro appostati, ma potrebbero essere ricavati, esattamente come lo scorso anno, dal capitolo della presidenza della Regione Lombardia. Nella prossima puntata, il confronto tra i due comuni. Comune denominatore di riflessione: meglio un evento di successo finanziato con soldi pubblici o un evento che deve crescere con le proprie gambe (e soprattutto con le proprie risorse economiche)?

fabio.massa@affaritaliani.it







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