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Milano
Saluti nazisti al Cimitero maggiore: assolti i tre imputati
Neofascisti al Cimitero Maggiore di Milano

Saluti nazisti al Cimitero Maggiore: assolti i tre imputati

Assolti perchè "il fatto non sussiste" i tre militanti dell'associazione di estrema destra “Combattenti 29esima divisione granatieri Waffen Ss” finiti sotto processo per aver urlato lo slogan nazista Sieg Heil (“saluto alla vittoria”), durante la tradizionale  commemorazione dei morti della Repubblica Sociale Italiana al campo 10 del Cimitero Maggiore di Milano.

Lo ha deciso il giudice del tribunale di Milano Maria Angela Carmela Vita, che ha anche risposto la restituzione del materiale sequestrato in fase di indagini, ovvero il labaro delle Waffen SS, un berretto con il logo delle Ss e altro materiale. I fatti risalgono al 24 aprile 2016, i tre coinvolti sono il 45enne presidente dell'associazione Alessio Polignano, Alessandro Botrè e Liliane Tami. A denunciarli era stato Saverio Ferrari, presidente dell'osservatorio democratico sulle nuove destre. L'accusa nei confronti de tre era di "manifestazione nazista", secondo la legge Scelba del 1953. In primo grado, ieri, l'assoluzione. Scatenando la rabbia dell'Anpi provinciale di Milano, che con una nota "ritiene gravissima la sentenza emessa dalla Settima sezione del Tribunale di Milano con la quale si assolvono tre neonazisti che il 24 aprile 2016 al Campo 10 di Musocco si resero protagonisti di saluti romani indossando divise delle Ss. Questa gravissima assoluzione offende profondamente Milano e l'intero Paese". Lo scrive il presidente Roberto Cenati.

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