Milano

Saluto romano al corteo per Ramelli, cinque condanne a Milano

Cinque condanne per il saluto romano al corteo per Ramelli dell'aprile 2019, tra cui Iannone, fondatore di Casapound Italia e Polacchi, editore di Altaforte

Saluto romano al corteo per Ramelli, cinque condanne a Milano

Cinque condanne con pene fino a un mese e 10 giorni di reclusione sono state inflitte in rito abbreviato ad altrettanti estremisti di destra, tra cui Gianluca Iannone, fondatore e presidente di Casapound Italia e Francesco Polacchi, esponente di Casapound Italia ed editore di Altaforte Edizioni, imputati per apologia di fascismo per aver partecipato al rito del 'presente' e aver fatto il saluto romano al termine del corteo del 29 aprile 2019 per l'anniversario della morte dell'esponente del Fronte della Gioventu' Sergio Ramelli, aggredito a Milano il 13 marzo del 1975 da un gruppo di Avanguardia Operaia e morto successivamente in ospedale. Lo ha deciso il gup Manuela Cannavale che ha disposto contestualmente il rinvio a giudizio per gli altri 24 indagati nell'inchiesta della Digos di Milano, coordinata dai pm Alberto Nobili e Enrico Pavone.

Ai 29 indagati, identificati tra i circa 1000 partecipanti al corteo, la Procura di Milano contesta di aver violato la legge Scelba per avere compiuto "manifestazioni usuali del disciolto partito fascista, quali la chiamata del presente effettuata da Luca Cassani per ben tre volte, cui tutti i presenti rispondevano gridando 'presente' e, tenendo il braccio destro ed il palmo della mano destra rivolti verso l'alto, contestualmente effettuando il saluto romano".








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