Milano

Salva Milano, Ascioti (Azione): "Il Pd ha preso la posizione giusta, ora niente sorprese"

Il segretario cittadino di Azione Francesco Ascioti sul voto a Palazzo Marino: "Il Pd milanese ha fatto chiarezza. Il voto segna un perimetro certo anche verso le elezioni del 2027". L'intervista

di Niccolò Rubeis

Salva Milano, Ascioti (Azione): "Il Pd ha preso la posizione giusta, ora niente sorprese"

"Siamo molto contenti perché sul Salva-Milano il Pd milanese ha fatto chiarezza prendendo la posizione giusta" dice Francesco Ascioti, segretario cittadino di Azione, tornando sulla discussione a Palazzo Marino in attesa che la norma venga approvata in Senato: "Speriamo che adesso non ci siano sorprese" continua Ascioti, convinto che la votazione in Consiglio comunale possa rappresentare una base per costruire la coalizione in vista delle prossime amministrative.

Ascioti, alla fine il Pd cittadino si è espresso favorevolmente sul Salva-Milano.

Di questo siamo molto felici perché hanno preso la posizione che dovevano prendere. Poi rimane un po' di preoccupazione per i numeri di Palazzo Marino. Non c'erano tutti i voti della maggioranza e questo perché c'è stato un dibattito intenso. Ma il Pd Milano è stato chiaro.

Questo voto serviva per continuare insieme al Pd anche in futuro?

Sì, fra l'altro devo dire che il segretario del Pd milanese Alessandro Capelli mi sembra molto attento alle logiche della coalizione. La loro posizione sul Salva-Milano è sicuramente un segnale positivo anche per quello che dobbiamo costruire in futuro.

Per la sinistra più radicale, invece, il voto di Palazzo Marino rappresenta uno spartiacque.

L'episodio scatenante che ha determinato la nascita della coalizione e della maggioranza Sala, e che ne ha segnato il perimetro, fu il voto sugli scali ferroviari del 2016. Lì si è persa la sinistra radicale dell'epoca. Può darsi che questo del Salva-Milano sia il fatto politico, dentro Palazzo Marino, che serve a segnare un perimetro chiaro rispetto a quella che sarà la maggioranza nel 2027. Per questo mi fa piacere la posizione presa del Pd. E c'è un'altra cosa che dovremmo dire.

Ossia?

Nel 2016 questa coalizione, e poi anche i milanesi, hanno dato mandato al sindaco Beppe Sala di fare una città internazionale. I tanti problemi di Milano, come la questione della sicurezza, non sono da sottovalutare, ma sono effetti collaterali di un percorso di successo e non di degrado. Anche per questo motivo il Salva-Milano rappresenta la soluzione per non bloccare la città.

Anche dentro al Pd, però, c'è chi pensa che sia una sanatoria.

Ma noi non siamo per i condoni, Matteo Salvini lo è. Noi crediamo che quella di Milano sia una situazione che va risolta sul piano politico per evitare la paralisi della città che non possiamo permetterci. Poi, insieme, possiamo stabilire cosa vuol dire parlare di rigenerazione urbana. Ma la città non si può fermare. E anche Sala è coerente con il suo mandato quando si arrabbia su questa norma. Se fosse stata davvero un condono il sindaco non si sarebbe mai speso così tanto.

Tra i dem c'è anche chi dice che ora la legge si può modificare in Senato.

Anche su questo sposo la linea di Sala: bisogna fare chiarezza e non ci deve essere nessun tipo di sorprese in Senato. Il Pd alla Camera è stato molto chiaro, ci aspettiamo che la linea sia la stessa. Perché i senatori dovrebbero dare adito a delle contraddizioni che si possono superare?

I vostri voti fanno gola al centrodestra. Nel 2027 sarete ancora con il centrosinistra?

Prima di tutto, non siamo in vendita e non ci sentiamo dentro a una situazione di calciomercato. Noi vogliamo essere gli eredi dei grandi sindaci socialisti che ha avuto Milano. Dove si può esprimere quella eredità? Dove si possono fare i riformisti? Noi continuiamo a credere che il campo giusto sia quello che ha governato, ed è da lì che partiamo e da lì che proviamo a costruire lo spazio dei riformisti. Poi vediamo quel che succede, l'impegno deve esserci da parte di tutti.

Intanto Forza Italia e Noi Moderati stanno puntando i vostri consiglieri sia nelle città sia in Regione.

Rispetto a Noi Moderati dobbiamo sottolineare che il loro progetto e quello di Azione sono completamente diversi. Loro si riconoscono nella galassia meloniana, così come Forza Italia. Mentre noi vogliamo costruire una terza via per chi non si riconosce nel bipolarismo muscolare. Sicuramente non guardiamo nella stessa direzione.







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