Milano

Salva Milano, Osnato (FdI): "Schlein? Offensiva. Sala incapace: si dimetta"

Il deputato di Fratelli d'Italia Marco Osnato bolla come "sciacallaggio" il tentativo di attribuire lo stop al Salva Milano a operazioni torbide del centrodestra: "C'è solo l'incapacità amministrativa del centrosinistra milanese". L'intervista

di Federico Ughi

Salva Milano, Osnato (FdI): "Schlein? Offensiva. Sala incapace: si dimetta"

"Sciacallaggio politico". Così il deputato milanese di Fratelli d'Italia Marco Osnato ha bollato già nella serata di ieri le note con cui il Pd meneghino e la segretaria nazionale Elly Schlein hanno annunciato la loro rinuncia a proseguire con l'iter del Salva Milano. Una scelta che i dem hanno motivato alla luce delle "rivelazioni che riguardano esponenti del centrodestra". Riferimento ai contatti che i dirigenti comunali indagati avrebbero avuto con alcuni deputati coinvolti nella stesura del disegno di legge. "Far passare come una torbida operazione del centrodestra qualcosa che nasce dalla loro incapacità amministrativa e politica è qualcosa che va oltre l'offensivo", rincara oggi la dose Osnato con Affaritaliani.it. L'intervista.

Osnato, le parole di Schlein non sono proprio piaciute a Fratelli d'Italia.

Assolutamente. E c'è una premessa doverosa da fare. FdI non ambiva particolarmente ad essere coinvolta nelle vicende urbanistiche milanesi. Non siamo stati noi a scegliere di prendere iniziativa su questo tema. L'intervento parlamentare è stato richiesto dal sindaco di Milano, dal Pd e dalle associazioni immobiliari, rispetto ad una vicenda non positiva per la città. E la nostra risposta prescinde da qualsiasi volontà di interferire con le attività della Procura, che legittimamente ha fatto le proprie valutazioni. A partire peraltro da esposti presentati da ambienti vicini alla stessa maggioranza milanese. Il nostro era un intervento da legislatore, relativo ad una sovrapposizione di norme per la quale si cercava di dare una soluzione.

Alla Camera la norma è passata. Poi?

All'interno del Pd sono emersi dubbi politici. Non sulla bontà del provvedimento ma sulla sua opportunità politica. Di fatto un atto di sfiducia verso il sindaco Sala. Ma ora giustificare la scelta di bloccare l'iter facendo passare il ddl come una torbida operazione del centrodestra mi sembra qualcosa che va oltre l'offensivo. Perchè il tema sono l'incapacità amministrativa e politica, nonchè la scarsa trasparenza procedurale a Palazzo Marino. E la totale incapacità politica di Sala e del centrosinistra. Schlein ha cercato maldestramente di coprire la figuraccia del suo partito e del sindaco addebitando colpe al centrodestra.

Uno degli indagati, Cerri, sostiene di aver dettato il testo del ddl Salva Milano a Foti.

Al di là di quelle che possono rivelarsi millanterie delle persone indagate, allora mi autodenuncio anche io: per ogni provvedimento si ricevono mail o lettere e si incontrano persone rappresentanti realtà del mondo economico, associazioni, sindacati. Ognuno fa i propri suggerimenti, poi sta alla propria sensibilità saper valutare.   

A Milano porterete avanti l'idea di una inchiesta comunale?

La suggerirò come strumento ai nostri consiglieri. Se Schlein ritiene che ci siano ombre nel centrodestra e che è avvenuto qualcosa di grave, chiediamo che sia fatta luce. Ma quello che crediamo emergerebbero sono solo le scarse capacità politiche ed amministrative dell'amministrazione Sala.

A Roma invece sul Salva Milano ci saranno ulteriori riunioni, ma il ddl appare definitivamente affossato. Cosa succede adesso?
 
Premesso che è una questione che compete al Senato, dopo le esternazioni del Pd di ieri non posso che dichiarare che non me ne interesserò più.
 
E Milano come ne esce?

Il sindaco Sala aveva detto che si tratta di un provvedimento determinante per lo sviluppo della città. Se la legge non si fa più, seguendo tale ragionamento, Milano non avrà più sviluppo. E Sala dovrebbe di conseguenza dimettersi.

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