Milano
Salva Milano, Roggiani (Pd): "Compromesso con la destra? No, loro sono venuti sulle nostre posizioni"
La deputata e segretaria del Pd lombardo Silvia Roggiani: "Con la procedura semplificata Milano ha attratto investimenti. Nessun condono. I dipendenti convinti di aver agito nel rispetto della legge". L'intervista
Salva Milano, Roggiani (Pd): "Compromesso con la destra? No, loro sono venuti sulle nostre posizioni"
Sul 'Salva Milano' "non abbiamo fatto nessun compromesso con la destra. Sono loro che sono venuti sulle nostre posizioni". Silvia Roggiani, deputata e segretaria del Pd lombardo, lo ha ribadito anche in Aula alla Camera, dove è arrivato il primo sì alla norma che punta a sbloccare lo stallo sull'edilizia della città. "A Milano, da Pisapia in poi, si è scelta una procedura semplificata per la rigenerazione urbana avvalorata da diverse sentenze positive del Tar" ricorda Roggiani in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano. "Così facendo negli ultimi anni la città ha attratto il 46% degli investimenti totali del settore. Senza procedura semplificata sarebbe successo comunque? E sarebbe successo senza le nostre giunte che hanno portato la città ad essere davvero europea?”.
Roggiani, c'è chi accusa il Pd di aver fatto un inciucio con la destra.
Siamo noi che li abbiamo portati sulle nostre posizioni. E questo è facilmente dimostrabile: Matteo Salvini aveva detto che sarebbe intervenuto nel Salva Casa e lì avevamo presentato un emendamento scritto con Anci per chiedere l'interpretazione autentica delle norme in campo urbanistico. La destra prima non ha voluto discutere durante il Salva Casa e poi ha deciso di bloccare tutto e ancora non abbiamo capito il perché.
E poi?
Poi hanno presentato una proposta di legge con un approccio diverso, ossia quello di stabilire che c'era una procedura transitoria. Noi abbiamo sempre e testardamente portato avanti la richiesta di un'interpretazione autentica. Il relatore di FdI, il capogruppo Tommaso Foti, ha deciso con un emendamento di riscrivere totalmente la legge venendo sulle nostre posizioni. Quindi è stata sposata la nostra linea.
C'è anche chi parla di condono.
Di condoni si parla quando qualcuno ha scientemente infranto la legge. Il Salva Casa era un condono, visto che chi aveva fatto una verandina abusiva poteva chiedere la sanatoria. A Milano, da Pisapia in avanti, si è scelto di optare per una procedura semplificata per favorire gli interventi di rigenerazione urbana. I dipendenti che sono stati indagati, a cui esprimiamo tutta la solidarietà, sono sempre stati convinti di aver agito nel rispetto delle norme e procedure avvalorate da sentenze del Tar.
I contrari affermano che così si favoriscono i ricchi costruttori.
Negli edifici coinvolti da indagini ci sono tante famiglie normalissime che hanno fatto molti sacrifici per avere un mutuo. A Milano non ci sono solo ricchi paperoni, quindi sono affermazioni che rispedisco al mittente. La città ha attratto negli ultimi anni quasi la metà di tutti gli investimenti in edilizia. Un volano che Milano ha saputo tramutare in servizi. Anche perché, ad oggi, l'unico dato reale è che con il blocco dei cantieri abbiamo avuto minori introiti da 140 milioni.
Il Comune ha salvaguardato i suoi dipendenti?
Il Comune è stato al loro fianco. In Aula ho voluto prendere le distanze in particolare dai 5Stelle che hanno criminalizzato dei dipendenti che hanno agito con procedure applicate da oltre 10 anni. A loro va tutta la nostra vicinanza.
Ora che succederà?
Intanto questo è il primo passo e aspettiamo l'ok definitivo in Senato. Ma non possiamo fermarci qui. Serve una cornice nazionale sull'urbanistica, sulla rigenerazione urbana e sulla lotta al consumo di suolo visto che leggi sono tutte datate. Pensiamo sia giunta finalmente l'ora di avere una norma quadro nazionale che possa interfacciarsi con tutte le varie leggi regionali e con i PGT.".
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