Milano

"Salviamo lo Stadio San Siro!", in 200 davanti a Palazzo Marino

Oltre 20 i comitati, le associazioni, i movimenti cittadini che hanno partecipato alla mobilitazione in difesa dello stadio milanese

"Salviamo lo Stadio San Siro!", in 200 davanti a Palazzo Marino

Soddisfazione per il comitato Coordinamento San Siro, tra gli organizzatori della protesta davante al Comune che si è tenuta il 14 luglio. "Un ringraziamento a tutti i comitati presenti, tutti portatori di istanze che hanno un tema comune: la tutela dei beni comuni, contro la speculazione finanziaria e immobiliare! La dinamica che viene applicata su San Siro è la stessa già vista più volte a Milano: beni pubblici che si vogliono alienare per fare estrarre utili che vanno a privati. Così non si può andare avanti", queste le parole pronunciate durante il suo intervento da Gabriele Mariani ingegnere strutturista indipendente.

"Ristrutturare il Meazza si può - spiega Gabriella Bruschi, presidente comitato coordinamento San Siro.  Abbiamo gli ingegneri strutturisti che certificano che lo stadio Meazza è in ottima salute e si può ristrutturare per altri 100 anni. Abbiamo progetti all'avanguardia che lo farebbero diventare bellissimo e unico al mondo. Ristrutturarlo costerebbe la metà di quanto dicono le squadre, il campionato non verrebbe interrotto e saremmo in tempo per l'inaugurazione delle Olimpiadi nel 2026"

"Gli aspetti economici - chiarisce Nicola Magistretti, ingegnere e manager - della ristrutturazione: ristrutturare lo stadio Meazza costerebbe la metà di quanto detto dalle squadre. Ci sarebbe una sostenibilità economica, finanziaria, costruttiva ed ecologica molto forti. Con ritorni sull'investimento sia per le squadre, sia per il Comune. Anche per lo stadio di Madrid stanno facendo la stessa cosa."

"Una galleria panoramica in quota - sottolinea Riccardo Aceti, ingegnere aderente alla protesta - dove spostare attività commerciali e di leisure! Il Meazza dall'attuale secondo posto posto al mondo passerà al primo posto al mondo. Ristrutturare il Meazza si può e si deve".

"Ancora oggi - dichiara Tiziana Riva, intervenendo durante la mobilitazione - non si conosce l'esatta proprietà delle due squadre che pretendono di costruire il nuovo stadio. David Gentili, presidente della commissione consigliare antimafia ne ha fatto richiesta fin da ottobre 2019. Ancora nessuna risposta. Il Comune deve sapere anche chi sono quelli che costruiscono e dove sono i denari. E se si vuole demolire il Meazza: dove andranno a finire tutti i detriti ? Il Comune deve saperlo".







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