Salvini a Sesto: "Moschea? Neanche in un sottoscala. E censiamo gli islamici"
Il leader della Lega Matteo Salvini a Sesto San Giovanni per sostenere il candidato di centrodestra Roberto Di Stefano: "Moschea ultima delle nostre priorità"
Sopralluogo di Matteo Salvini sul luogo dove dovrebbe sorgere la moschea di Sesto San Giovanni. Il segretario leghista e' arrivato accompagnato dall'assessore lombardo al Territorio, Viviana Beccalossi, e il candidato del centrodestra al ballottaggio di domenica, il 'forzista' Roberto di Stefano. E ha garantito che, in caso di vittoria della coalizione contro il sindaco uscente, la democratica, Monica Chitto', la moschea "non sara' una priorita'" dell'amministrazione di centrodestra. "Per quanto riguarda le presenze islamiche chiediamo un censimento di tutto quello che e' regolare o abusivo e per tutto quello che e' nuovo vogliamo sapere chi paga chi finanzia, chi prega, in che lingua. Se c'e' dietro un Paese estremista come il Qatar non si apre neanche mezzo metro quadro di sottoscala islamico - ha chiarito il segretario leghista -. Mi sembra che questo di Sesto sia il caso. E quindi un sindaco sostenuto dalla Lega a mettere al centro la sicurezza e i diritti di tutti italiani e stranieri. La moschea e' l'ultima delle nostre priorita'".
DI STEFANO: "AMBIGUO SILENZIO DI CHITTO' SULLA MOSCHEA" - "Oggi con il sopralluogo di Matteo Salvini a Sesto San Giovanni - commenta Roberto Di Stefano - siamo tornati a discutere dell'enorme moschea che Monica Chittò vuole costruire a Sesto San Giovanni. Il malessere dei sestesi è evidente e si è visto con i risultati del primo turno. Risulta inaccettabile il silenzio del Centro islamico e l'ambiguità del Sindaco di fronte alle gravi segnalazioni che abbiamo fatto in queste settimane. Sia l'attuale centro che la futura moschea sono in netto contrasto con le leggi regionali e, inoltre, la moschea risulta finanziata da Qatar Charity (ente del Qatar in passato collegato ad Al Qaida), come segnalato sul sito della fondazione e riportato l'anno scorso dal presidente dell'Ucoii. Come può Chittò non bloccare quest'operazioni viste le violazioni e i collegamenti con un Paese che "fomenta i terroristi"? Inoltre abbiamo scoperto che l'imam di Sesto invitò in Italia il predicatore d'odio Al Suwaidan, noto negatore dell'Olocausto, sostenitore della Jihad in Europa e bandito in tantissimi Paesi del mondo (tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Francia e ultimamente anche Italia). L'imam aderisce convintamente alla Costituente Islamica di Hamza Piccardo che, in molte dichiarazioni dei suoi membri fondatori, propone più musulmani nelle istituzioni, la legalizzazione della poligamia, l'8permille alla comunità islamica, le feste islamiche nel calendario e il menù halal nelle scuole. Come può Chittò di fronte a tanti lati oscuri e aperte violazioni non porre fine a questo enorme progetto, pensando, per una volta, prima ai sestesi? Ci penseremo noi, quando sarò sindaco, a intervenire, pensando prima alla sicurezza dei cittadini di Sesto San Giovanni".