Milano

Salvini: "Vaccini, in Lombardia qualcuno non è all'altezza del compito"

Dura presa di posizione del leader della Lega Matteo Salvini: "Anche nella macchina tecnica di Regione Lombardia qualcuno non è all'altezza del compito"

Salvini: "Vaccini, in Lombardia qualcuno non è all'altezza del compito"

"Siamo uno Stato, siamo in 10 mln, ieri ho sentito Fontana, Moratti e Bertolaso, oggi stesso sarò in Regione bisogna correre. Se qualcuno ha sbagliato paga. Anche della macchina tecnica di Regione Lombardia c'è qualcuno che non è evidentemente all'altezza del compito richiesto": così il leader della Lega Matteo Salvini a margine della visita alla sede di Telefono Donna all’ospedale Niguarda, ha commentato le difficoltà della campagna vaccinale in Lombardia. E con riferimento alle dosi disponibili Salvini ha poi aggiunto che "ha ragione Bertolaso quando dice 'prima dose a tutti'". "Il commissario chiedeva di tenere il 30% delle dosi per il richiamo, ma, se non arrivano vaccini necessari, prima si corre soprattutto in alcune province, penso a Brescia, meglio è", ha detto.

"La piattaforma informatica che non funziona è l’ultimo di una serie di errori scoperchiati dalla pandemia. La gestione approssimativa, le persone fedeli al dogma della Lega, ma spesso senza merito, cooptate in ruoli dirigenziali, i programmi più aderenti alla propaganda leghista che alla buona amministrazione. Questa è Regione Lombardia, questa è l’istituzione a guida leghista. Di più questa è, purtroppo per i lombardi, un’amministrazione che vede la Lega in maggioranza da vent’anni. Quindi sì Salvini, ti confermiamo che la Lombardia non è all’altezza. Ma non per colpa della sfortuna, ma perché è governata da chi non è all’altezza". Così il segretario del Pd Lombardia Vinicio Peluffo, commentando le parole del leader della Lega Matteo Salvini sulle difficoltà 'tecniche' della campagna vaccinale in Lombardia. "In tutti questi mesi Fontana e la sua Giunta hanno peccato di mala gestione e di tracotanza, non assumendosi quasi mai la responsabilità delle scelte e degli errori - prosegue Peluffo -. Il Covid se ne andrà con l’arrivo della vaccinazione di massa, non per le brillanti intuizioni di Regione Lombardia o per un nuovo software.








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