Milano
San Donato, Di Maio: "Cittadinanza italiana al Ramy". Salvini: "Valutiamo"
Autobus bruciato a San Donato, il vicepremier Luigi Di Maio fa suo l'appello del papà di Ramy Shehata, uno dei ragazzi eroi. Matteo Salvini: Verifiche in corso"
San Donato, Di Maio: "Cittadinanza italiana al Ramy". Salvini: "Valutiamo"
Il ministero dell'Interno sta accelerando le pratiche per riconoscere la cittadinanza italiana a Ramy Shehata, il 13enne studente della scuola media Vailati di Crema che è stato decisivo nel contattare i soccorsi a bordo dell'autobus dirottato da Osseynou Sy mercoledì. L'appello è stato lanciato dal papà del ragazzino, Khaled, egiziano in Italia dal 2001.
Ed è stato accolto dal vicepremier Luigi Di Maio, che su facebook ha commentato: "Oltre ai nostri due eroi in uniforme ce n'è però anche un altro di eroe: ha 13 anni, si chiama Ramy, ha origini egiziane, ed è uno dei bambini che ieri ha nascosto il cellulare al sequestratore avvisando per primo le forze dell'ordine. Ha messo a rischio la propria vita per salvare quella dei suoi compagni. È anche grazie a lui che si è evitato il peggio. Il papà oggi ha lanciato un appello, ha chiesto che gli venga riconosciuta la cittadinanza e credo che il governo debba raccogliere questa richiesta. C’è la cittadinanza per meriti speciali che si può conferire quando ricorre un eccezionale interesse dello Stato. Sentirò personalmente il presidente del Consiglio in questo senso. Si tratta di un caso speciale e credo che il ragazzo, per il gesto compiuto, debba ricevere la cittadinanza dello Stato italiano". Anche Silvia Sardone, consigliere comunale gruppo misto a Milano, e l'assessore regionale Riccardo De Corato hanno espresso un parere positivo. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato: "Stiamo valutando. Le cittadinanze non sono biglietti al luna park e sono contento che siano vissute da bimbi e famiglie come un passaggio importante". "Stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso, non sui bimbi, ma relativamente a chi sono vicini ai bimbi - ha aggiunto Salvini -, e la togliamo a chi non la merita. Sono contento che l'essere cittadino italiano per qualcuno sia un obiettivo importante e spero di dare una risposta positiva quanto prima".
La condanna dell'Unione delle comunità islamiche d'Italia
L'Unione delle Comunita' Islamiche d'Italia (UCOII) condanna fermamente i fatti di San Donato Milanese, che "potevano trasformarsi in una catastrofe senza precedenti", ribadendo che non vi possono essere in alcun modo moventi e alibi giustificabili per l'aggressione o la semina di terrore nei confronti di qualsiasi vita umana. "In questa triste vicenda, oltre agli uomini dell'Arma, si sono distinti per il loro coraggio anche alcuni ragazzi italiani di seconda generazione: Samir, Adam, Ramy e Riccardo. Piccoli nuovi italiani che si sono esposti, con un gesto straordinario, dando l'allarme alle forze armate", dichiara il presidente dell'Unione, Yassine Lafram, che ha contattato in giornata il presidente della Comunita' islamica locale e le famiglie dei ragazzi per complimentarsi e ringraziarli. Le famiglie dei ragazzi, infatti, frequentano da tempo il centro islamico di Crema, membro dell'UCOII, e anche per questo, saranno invitati alla prossima Assemblea indetta a fine mese per essere onorati con un riconoscimento ed essere promossi come membri onorari dell'Unione delle Comunita' Islamiche d'Italia. "Vogliamo promuovere ogni azione virtuosa fatta dai membri della nostra Comunita'; per questo reputiamo il nostro gesto doveroso", - dice Lafram, che domani presenziera' ad un evento aperto a tutti e organizzato al Centro Islamico di Crema assieme alle famiglie dei piccoli.