Milano
San Siro, Boeri: "Mio progetto non selezionato, ora ci sia confronto pubblico"
Nuovo stadio, Boeri: "Il mio progetto non selezionato perchè non avrebbe rispettato il masterplan. Ora ci sia confronto pubblico"
San Siro, Boeri: "Mio progetto escluso, ora ci sia confronto pubblico"
"Voglio essere molto chiaro: abbiamo ricevuto un avviso che dice che non siamo stati selezionati", il no e' stato motivato dal fatto che "non e' stato rispettato il masterplan, che era depositato in Comune". Lo ha detto ieri Stefano Boeri, architetto e presidente della Triennale, rispondendo ad una domanda sull'esclusione del suo progetto dai finalisti per la costruzione di un nuovo stadio a Milano, che andrebbe a sostituire San Siro. Boeri aveva partecipato con il suo studio insieme a Marco Balich, Fabio Novembre e lo studio Arup, risultando nella rosa dei quattro 'semifinalisti', ma rimanendo fuori dall'ultima valutazione, che e' stata superata solo da due progetti. L'architetto ed ex assessore di Milano ha confermato l'esclusione, ammettendo l'amarezza di aver "lavorato pancia a terra per un mese" e precisando che "a dire il vero il masterplan depositato non e' quello del Comune" ma delle squadre, ovvero Milan e Inter. Pur "non mettendo in discussione la valutazione delle squadre, che sicuramente e' stata ponderata, credo sarebbe giusto che tutti e quattro i progetti siano mostrati alla citta'. Questo mi sembra il passaggio fondamentale" ha auspicato. "Noi abbiamo cercato di modificare in meglio il masterplan, come avranno fatto tutti", ha aggiunto, facendo comunque i "migliori auguri a chi e' stato selezionato perche' possa portare avanti questo progetto bellissimo, delicato e importante per la citta'".
Sulla valutazione dei progetti per l'eventuale nuovo stadio al posto del Meazza a San Siro, come vorrebbero i due team Inter e Milano "al Comune ovviamente spetta l'ultima parola: su un terreno ed un edificio comunali, chi dovrebbe decidere o valutare i progetti, se non il Comune?". A dirlo e' l'architetto e presidente della Triennale, Stefano Boeri, interrogato sul tema oggi dai giornalisti. Ad avviso dell'ex assessore milanese "sarebbe molto bello pero' poter raccontare tutti e quattro i progetti, non solo in Consiglio Comunale, ma anche alla citta'", anche perche' "si tratta di suolo pubblico, di un edificio pubblico, e di un un pezzo di citta' fondamentale". Non dovrebbero essere dunque solo i team a decidere, sebbene si trattera' poi di uno stadio 'privato', ma anzi "sarebbe molto molto bello informare i cittadini dei quattro scenari che abbiamo costruito, naturalmente, accompagnando con i commenti delle due squadre circa i due favoriti".
Il metodo di condivisione dovrebbe assomigliare a quello adottato da Milano con "gli scali merci o altri temi con cui ha coinvolto quartieri e comitati", e diventato "ormai una prassi". Dal canto loro le societa' calcistiche "capiranno quanto sia importante, anche per il loro interesse, far si' che questo progetto sia veramente partecipato e condiviso" ha auspicato Boeri. Che ha infine precisato: "Il punto e' davvero delicato: San Siro e' nel cuore di tutti noi a cui siamo tutti legatissimi. Se si vuuole fare qualcosa di nuovo, bisogna pensare di fare qualcosa di veramente nuovo. E un passaggio importante e' coinvolgere tutte le energie culturali della citta'".