Milano

San Siro, via libera condizionato: non si abbatte il vecchio impianto

San Siro, il consiglio comunale di Milano vota a maggioranza per la realizzazione del nuovo stadio ma fissando dei paletti. Il vecchio Meazza non sarà abbattuto

San Siro, da consiglio comunale via libera ma non si abbatte il vecchio impianto

 Via libera del Consiglio comunale di Milano all'ordine del giorno della maggioranza di centrosinistra sul futuro di San Siro e sulla realizzazione del nuovo stadio di Milano. Il documento, approvato con 27 voti favorevoli, 11 contrari e 7 astenuti, pone 16 condizioni per il si' alla realizzazione della struttura voluta da Milan e Inter e, contemporaneamente, invita a salvaguardare il futuro del Meazza, considerando "superata" l'ipotesi abbattimento. L'odg sottolinea che il Comune "deve mantenere il proprio ruolo guida nella definizione delle trasformazioni e della pianificazione urbana", dunque anche sulla vicenda del nuovo stadio.

Il testo indica alla giunta 16 condizioni per dichiarare il pubblico interesse sul progetto delle squadre. Due i contrari nella maggioranza: i consiglieri Pd Carlo Monguzzi e Alessandro Giungi. Astenuta Milly Moratti del Pd, come i consiglieri di Forza Italia, Matteo Forte di Milano Popolare e Patrizia Bedori del Movimento 5 Stelle.

Sala: "San Siro, progetto attuale non è accettabile"

"Sono contento del parere favorevole ma quello che ne ricavo e' che quello che e' il progetto come e' oggi non e' un progetto che e' accettabile": cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l'approvazione di un ordine del giorno, da parte del Consiglio comunale, in cui si fissano dei paletti per la realizzazione del nuovo stadio voluto da Milan e Inter. "Una maggioranza piu' o meno compatta - ha aggiunto Sala - ma era nelle attese. Detto cio' pero' mi pare che ci sia stato un dibattito interessante e che ne sia venuto fuori un parere positivo ma anche un richiamo forte rispetto a com'e' il progetto oggi e al lavoro che la giunta dovra' fare. Quindi e' da qua che si ricomincia a lavorare a livello di giunta. Ho votato anche io e ho votato favorevolmente". Sala ha poi aggiunto: "Adesso parte la discussione vera con le societa'. Credo che le societa' siano consapevoli del fatto che il piano che ci hanno proposto era un piano troppo a loro favore. Non si puo' vedere un singolo aspetto perche' sono tanti, e se si arrivasse ad un accordo si arrivera' lavorando su piu' aspetti. Dobbiamo riportare questa proposta un po' piu' nell'interesse del Comune"

Sala: "Fare sforzo per salvare San Siro"

Per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, "i volumi chiesti" da Inter e Milan per il nuovo stadio "non sono realistici, sono eccessivi" e "uno sforzo per salvaguardare San Siro va fatto o perlomeno bisogna essere assolutamente certi che non c'e' possibilita' in qualche modo di salvarlo". Sala ha commentato cosi' l'approvazione di un ordine del giorno, da parte del Consiglio comunale, in cui si fissano dei paletti per la realizzazione del nuovo impianto. Salvare san Siro, ha aggiunto Sala, "non vuol dire tenere un monumento ma vuol dire anche farlo funzionare, poi ci sono una serie di altre osservazioni pero' noi in sostanza vogliamo seguire la nostra attitudine che e' fatta di apertura a una rigenerazione della citta' ma anche di tutela del verde".

"Ipotesi Sesto? Tutti devono avere un piano B..."

Sulle tempistiche con cui la delibera sull'interesse pubblico potrebbe arrivare in giunta, il sindaco ha spiegato: "Questo lo devo vedere domani con i miei assessori e con gli uffici tecnici. Pero' diciamo a questo punto dovremmo essere abbastanza rapidi perche' il processo di discussione con le societa' non e' detto che sia rapido. Nel senso che stiamo parlando di interessi che a volte possono essere anche contrapposti. Pero' bisogna cercare un interesse comune". Mentre sul fatto che il presidente del Milan, Paolo Scaroni, abbia detto che si tengono un piano B (con annessa possibilita' di costruire il nuovo stadio a Sesto San Giovanni), Sala ha risposto: "Ma tutti si devono tenere un piano B nella vita. Non sono parole che mi turbano, ci mancherebbe altro che non ce l'abbiano. Noi dobbiamo continuare sul nostro percorso e mi auguro che si arrivi ad una conclusione positiva, pero' ripeto cosi' come oggi presentato non si puo' arrivare. Se con buonsenso si trova una formula diversa si potrebbe anche arrivare"







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